...un sito ti dirà quali altri titoli possono interessarti!
La pila di libri da leggere che hai accumulato sul comodino non ti attira più? Sei in cerca di nuovi stimoli?
In rete puoi trovare tanti suggerimenti per le tue letture, basati sui libri che hanno incontrato i tuoi gusti e sulle loro caratteristiche: ecco un sito utile in inglese.
WhichBook permette di selezionare quattro aspetti del libro che vuoi (ad esempio lungo/corto, allegro/triste, prevedibile/imprevedibile) e in base a quelli fornisce i suoi risultati.
Buone letture!
domenica 9 febbraio 2014
martedì 4 febbraio 2014
Cerchi la parola giusta? L'immagine ti dà una mano!
Quando cerchi la parola giusta e non la trovi, può esserti utile vederla rappresentata graficamente.
Per la lingua inglese esistono due risorse online che abbinano immagini e significati:
Il dizionario visuale è utile quando ci troviamo alle prese con il nome di un oggetto non molto comune e vogliamo scoprire che aspetto abbia: lo troveremo disegnato, come nei libri che si usano per insegnare le parole ai bambini, e a quel punto avremo qualche elemento in più per riuscire a tradurlo.
Ecco una pagina del Visual Merriam-Webster che riporta i termini relativi ai volumi rilegati:
Visual Merriam-Webster è gratuito e non richiede la registrazione; consente di eseguire la ricerca sia per parole chiave che per temi ed è consultabile qui.
Il thesaurus grafico parte invece dal presupposto che i significati delle parole possano essere rappresentati come nuvole di concetti che si intersecano tra loro nello spazio, collegandosi a nuclei di significati simili, derivati e opposti.
Un esempio?
Ecco come Visuwords rappresenta la parola good:
Anche Visuwords è gratuito, non richiede la registrazione e si può consultare qui.
Per la lingua inglese esistono due risorse online che abbinano immagini e significati:
- il dizionario visuale (se stai cercando il nome di un oggetto)
- il thesaurus grafico (se il termine che cerchi è astratto).
Il dizionario visuale è utile quando ci troviamo alle prese con il nome di un oggetto non molto comune e vogliamo scoprire che aspetto abbia: lo troveremo disegnato, come nei libri che si usano per insegnare le parole ai bambini, e a quel punto avremo qualche elemento in più per riuscire a tradurlo.
Ecco una pagina del Visual Merriam-Webster che riporta i termini relativi ai volumi rilegati:
Visual Merriam-Webster è gratuito e non richiede la registrazione; consente di eseguire la ricerca sia per parole chiave che per temi ed è consultabile qui.
Il thesaurus grafico parte invece dal presupposto che i significati delle parole possano essere rappresentati come nuvole di concetti che si intersecano tra loro nello spazio, collegandosi a nuclei di significati simili, derivati e opposti.
Un esempio?
Ecco come Visuwords rappresenta la parola good:
Anche Visuwords è gratuito, non richiede la registrazione e si può consultare qui.
martedì 21 gennaio 2014
Aforismi sulla traduzione editoriale
Traduttore
Per fare il traduttore non è necessario essere pazzi, ma sicuramente aiuta.
Autore
Se è morto non puoi consultarlo, ma almeno non può protestare.
Contratto
Documento che richiede lo stesso impegno di 30 cartelle di traduzione.
Volume originale
Quello di carta è in via di estinzione come il panda gigante.
Ricerche
Due ore su Internet per tradurre due maledette parole che non aggiungono niente di nuovo
Autorevisione
Ma l'avevo tradotto così?
Stanchezza
Quella cosa di cui non ti puoi mai lamentare perché tanto nessuno ti capisce ("Stai sempre seduta!").
Scadenza
Rimanere segregati in casa per giorni eliminando ogni attività superflua (sì, lavarsi è superfluo).
Feedback
Se non c'è, la traduzione è andata bene.
Correzione di bozze
L'attività perfetta per appagare il nostro lato morbosamente pignolo.
Recensioni
Chissà se questa volta ci sarà il mio nome...
Tempo libero
Da trascorrere leggendo, ovvio.
E tu, come vedi la traduzione? Mandaci i tuoi aforismi!
Per l'idea siamo debitrici al Funny Glossary of Translating dedicato alla traduzione tecnica.
La prima voce è tratta dal divertente articolo "The Treachery of Translators" di Andy Martin, le altre sono nostre.
L'immagine è di Josh Schiffman.
Per fare il traduttore non è necessario essere pazzi, ma sicuramente aiuta.
Autore
Se è morto non puoi consultarlo, ma almeno non può protestare.
Contratto
Documento che richiede lo stesso impegno di 30 cartelle di traduzione.
Volume originale
Quello di carta è in via di estinzione come il panda gigante.
Ricerche
Due ore su Internet per tradurre due maledette parole che non aggiungono niente di nuovo
Autorevisione
Ma l'avevo tradotto così?
Stanchezza
Quella cosa di cui non ti puoi mai lamentare perché tanto nessuno ti capisce ("Stai sempre seduta!").
Scadenza
Rimanere segregati in casa per giorni eliminando ogni attività superflua (sì, lavarsi è superfluo).
Feedback
Se non c'è, la traduzione è andata bene.
Correzione di bozze
L'attività perfetta per appagare il nostro lato morbosamente pignolo.
Recensioni
Chissà se questa volta ci sarà il mio nome...
Tempo libero
Da trascorrere leggendo, ovvio.
E tu, come vedi la traduzione? Mandaci i tuoi aforismi!
Per l'idea siamo debitrici al Funny Glossary of Translating dedicato alla traduzione tecnica.
La prima voce è tratta dal divertente articolo "The Treachery of Translators" di Andy Martin, le altre sono nostre.
L'immagine è di Josh Schiffman.
domenica 12 gennaio 2014
Come leggere un e-book se non hai l'e-reader?
Tempo fa abbiamo accennato alla possibilità di leggere i 36.000 e-book gratuiti di Amazon (e anche quelli a pagamento) senza e-reader, installando gratuitamente il programma per Kindle sul computer.
E se invece vogliamo evitare il computer, troppo scomodo da portare in giro, ma non abbiamo l'e-reader?
Nessun problema: è sufficiente uno smartphone Android (ossia dotato di un sistema operativo tra i più diffusi in questo momento) per portare con noi tutti gli e-book che ci interessano.
Per leggere quelli di Amazon dobbiamo installare l'app gratuita di Kindle (andando su Play Store e scrivendo nella casella di ricerca "Kindle per Android"). Se impostiamo lo stesso account Kindle sia sul pc che sullo smartphone, è possibile sincronizzare in automatico i due dispositivi, ossia fare in modo che su entrambi sia possibile vedere tutti gli e-book scaricati fino a quel momento. Così possiamo interrompere la lettura sul computer di casa, andare a fare una commissione e, mentre aspettiamo in coda, riaprire l'e-book sullo smartphone e riprenderlo da dove lo avevamo lasciato.
Se invece degli e-book di Amazon vogliamo leggere i normali file in formato ePub (quelli per Kindle sono in formato Mobi), non abbiamo che da scegliere nel Play Store tra le tante app gratuite a disposizione: Moon+ Reader, Ebook Reader, Cool Reader, Google Play Libri, Aldiko Book Reader, alcune delle quali leggono anche i file Mobi e Pdf.
L'esperienza di lettura sullo smartphone non è esattamente la stessa dell'e-reader: la grossa differenza, che qualcuno può trovare molto fastidiosa, sta nella luminosità dello schermo. Gli smartphone, infatti, sono retroilluminati come i computer, mentre gli e-reader utilizzano l'e-ink, un "inchiostro elettronico" che rende lo schermo molto simile a una pagina stampata e perciò affatica di meno la vista. Ma se vogliamo leggere sullo smartphone mentre facciamo la coda all'ufficio postale, forse non è un grosso problema... soprattutto se riduciamo la luminosità dello schermo.
Se vuoi saperne di più sulle applicazioni da utilizzare per leggere ePub e Mobi, leggi questo post.
L'immagine è di OCAL.
E se invece vogliamo evitare il computer, troppo scomodo da portare in giro, ma non abbiamo l'e-reader?
Nessun problema: è sufficiente uno smartphone Android (ossia dotato di un sistema operativo tra i più diffusi in questo momento) per portare con noi tutti gli e-book che ci interessano.
Per leggere quelli di Amazon dobbiamo installare l'app gratuita di Kindle (andando su Play Store e scrivendo nella casella di ricerca "Kindle per Android"). Se impostiamo lo stesso account Kindle sia sul pc che sullo smartphone, è possibile sincronizzare in automatico i due dispositivi, ossia fare in modo che su entrambi sia possibile vedere tutti gli e-book scaricati fino a quel momento. Così possiamo interrompere la lettura sul computer di casa, andare a fare una commissione e, mentre aspettiamo in coda, riaprire l'e-book sullo smartphone e riprenderlo da dove lo avevamo lasciato.
Se invece degli e-book di Amazon vogliamo leggere i normali file in formato ePub (quelli per Kindle sono in formato Mobi), non abbiamo che da scegliere nel Play Store tra le tante app gratuite a disposizione: Moon+ Reader, Ebook Reader, Cool Reader, Google Play Libri, Aldiko Book Reader, alcune delle quali leggono anche i file Mobi e Pdf.
L'esperienza di lettura sullo smartphone non è esattamente la stessa dell'e-reader: la grossa differenza, che qualcuno può trovare molto fastidiosa, sta nella luminosità dello schermo. Gli smartphone, infatti, sono retroilluminati come i computer, mentre gli e-reader utilizzano l'e-ink, un "inchiostro elettronico" che rende lo schermo molto simile a una pagina stampata e perciò affatica di meno la vista. Ma se vogliamo leggere sullo smartphone mentre facciamo la coda all'ufficio postale, forse non è un grosso problema... soprattutto se riduciamo la luminosità dello schermo.
Se vuoi saperne di più sulle applicazioni da utilizzare per leggere ePub e Mobi, leggi questo post.
L'immagine è di OCAL.
domenica 15 dicembre 2013
Letture sotto l'albero
Per le letture sotto l'albero degli anni passati vi avevamo proposto alcuni volumi a tema natalizio (Libri da leggere o regalare a Natale e Se stai cercando un libro da regalare o leggere a Natale) e un racconto scritto da Francesca.
Quest'anno invece ne approfittiamo per presentarvi quattro bei libri appena usciti che abbiamo tradotto (e curato, Gialli di Natale a parte) e che costituiscono ottime letture per i giorni più tranquilli delle feste:
Virginia Woolf, Ultimi viaggi in Europa (Mattioli 1885, 122 pp.)
Sono i diari, in gran parte inediti, dei viaggi che Virginia Woolf fece in Europa negli anni Trenta. A volte scriveva a matita sul suo taccuino mentre si trovava in automobile, con una coperta sulle ginocchia, altre volte con la penna d'oro durante una sosta, seduta sulla scomoda poltroncina di una pensione o ancora sul treno o sul piroscafo, ma in ogni caso i diari sono sempre attraversati dalla stessa urgenza di registrare le impressioni ricavate dagli incontri con paesaggi e persone. Ripercorrono tutti i viaggi del suo ultimo decennio di vita, dall'Italia alla Francia, dalla Germania nazista alla Grecia, e poi ancora in Olanda, Scozia e Irlanda, e sono corredati da note e postfazione.
A chi si addicono: a tutti gli amanti di Virginia Woolf, che vi troveranno pagine mai pubblicate prima in italiano, e a chi è interessato a vivere il viaggio non da un punto di vista turistico, ma filtrato e restituito dalla sensibilità di una grandissima scrittrice. (Leggi un estratto pubblicato sul domenicale del Sole 24 Ore.)
Gialli di Natale (Einaudi, 304 pp.)
Una selezione di dodici racconti natalizi (di cui quattro tradotti da noi) firmati da celebri giallisti del passato e del presente, tra cui G.K. Chesterton, Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Rex Stout, Ellery Queen e Fred Vargas. Il filo conduttore è l'assenza di violenza estrema, perché qualunque piccolo spunto o fatto quotidiano può costituire un grande mistero da risolvere: un puzzle come una valigia nera lasciata sulla soglia, un orologio come un pizzico di tabacco...
A chi si addicono: a chi non rinuncia al giallo nemmeno al Natale, e allora tanto vale unire le due cose!
Edward Lear, (Questo libro) non ha senso! (Nuova Editrice Berti, 132 pp.)
Una raccolta di 60 limerick inediti di Edward Lear, tratti dai suoi diari e documenti personali, corredati dai disegni dell'autore e con testo a fronte in inglese (qui ne puoi leggere uno con la nostra traduzione). Filastrocche piene di humour che possono divertire grandi e piccini.
A chi si addice: a chi apprezza il nonsense (e anche a chi ama la traduzione... che nel caso dei limerick è una vera sfida!).
Jack London, Hawaii: racconti, immagini e ricordi dalle isole del sole (Mattioli 1885, 123 pp.)
Jack London soggiornò varie volte alle Hawaii, soprattutto verso la fine della sua vita, irresistibilmente attratto dalla bellezza dei paesaggi, dal clima, dal calore della gente e dalla possibilità di praticare numerosi sport all'aria aperta. Questo volume raccoglie tre articoli, finora inediti in Italia, dedicati alla descrizione delle isole, due racconti a tema hawaiano ("Aloha Oe" e "Lo sceriffo di Kona") e un capitolo sul surf tratto da La crociera dello Snark, il tutto con note e postfazione a nostra cura.
A chi si addice: a chi ha visitato o vorrebbe visitare le Hawaii e a chi apprezza la vitalità e l'entusiasmo dello scrittore americano.
Quest'anno invece ne approfittiamo per presentarvi quattro bei libri appena usciti che abbiamo tradotto (e curato, Gialli di Natale a parte) e che costituiscono ottime letture per i giorni più tranquilli delle feste:
Virginia Woolf, Ultimi viaggi in Europa (Mattioli 1885, 122 pp.)
Sono i diari, in gran parte inediti, dei viaggi che Virginia Woolf fece in Europa negli anni Trenta. A volte scriveva a matita sul suo taccuino mentre si trovava in automobile, con una coperta sulle ginocchia, altre volte con la penna d'oro durante una sosta, seduta sulla scomoda poltroncina di una pensione o ancora sul treno o sul piroscafo, ma in ogni caso i diari sono sempre attraversati dalla stessa urgenza di registrare le impressioni ricavate dagli incontri con paesaggi e persone. Ripercorrono tutti i viaggi del suo ultimo decennio di vita, dall'Italia alla Francia, dalla Germania nazista alla Grecia, e poi ancora in Olanda, Scozia e Irlanda, e sono corredati da note e postfazione.
A chi si addicono: a tutti gli amanti di Virginia Woolf, che vi troveranno pagine mai pubblicate prima in italiano, e a chi è interessato a vivere il viaggio non da un punto di vista turistico, ma filtrato e restituito dalla sensibilità di una grandissima scrittrice. (Leggi un estratto pubblicato sul domenicale del Sole 24 Ore.)

Una selezione di dodici racconti natalizi (di cui quattro tradotti da noi) firmati da celebri giallisti del passato e del presente, tra cui G.K. Chesterton, Agatha Christie, Arthur Conan Doyle, Rex Stout, Ellery Queen e Fred Vargas. Il filo conduttore è l'assenza di violenza estrema, perché qualunque piccolo spunto o fatto quotidiano può costituire un grande mistero da risolvere: un puzzle come una valigia nera lasciata sulla soglia, un orologio come un pizzico di tabacco...
A chi si addicono: a chi non rinuncia al giallo nemmeno al Natale, e allora tanto vale unire le due cose!
Edward Lear, (Questo libro) non ha senso! (Nuova Editrice Berti, 132 pp.)
Una raccolta di 60 limerick inediti di Edward Lear, tratti dai suoi diari e documenti personali, corredati dai disegni dell'autore e con testo a fronte in inglese (qui ne puoi leggere uno con la nostra traduzione). Filastrocche piene di humour che possono divertire grandi e piccini.
A chi si addice: a chi apprezza il nonsense (e anche a chi ama la traduzione... che nel caso dei limerick è una vera sfida!).

Jack London soggiornò varie volte alle Hawaii, soprattutto verso la fine della sua vita, irresistibilmente attratto dalla bellezza dei paesaggi, dal clima, dal calore della gente e dalla possibilità di praticare numerosi sport all'aria aperta. Questo volume raccoglie tre articoli, finora inediti in Italia, dedicati alla descrizione delle isole, due racconti a tema hawaiano ("Aloha Oe" e "Lo sceriffo di Kona") e un capitolo sul surf tratto da La crociera dello Snark, il tutto con note e postfazione a nostra cura.
A chi si addice: a chi ha visitato o vorrebbe visitare le Hawaii e a chi apprezza la vitalità e l'entusiasmo dello scrittore americano.
domenica 8 dicembre 2013
Se fossi il personaggio di un romanzo, chi saresti?
Assomigli di più alla piccola Scout de Il buio oltre la siepe oppure al dottor Watson, inseparabile compagno di investigazioni di Sherlock Holmes? Hai il coraggio e la determinazione di Mikael Blomkvist, protagonista della celebre saga di Stieg Larsson, oppure la spensieratezza della Emma di Jane Austen?
Per scoprirlo, prova il test Who in Fiction Are You? della Book Week Scotland e facci sapere se ti riconosci nel profilo che ti verrà fornito alla fine!
Noi l'abbiamo sperimentato: Francesca è Mma Ramotswe, investigatrice del Botswana creata da Alexander McCall Smith...
...mentre Alessandra è Holly Golightly di Colazione da Tiffany!
Grazie a Daniele Petruccioli che ha segnalato il test su Facebook!
Per scoprirlo, prova il test Who in Fiction Are You? della Book Week Scotland e facci sapere se ti riconosci nel profilo che ti verrà fornito alla fine!
Noi l'abbiamo sperimentato: Francesca è Mma Ramotswe, investigatrice del Botswana creata da Alexander McCall Smith...
...mentre Alessandra è Holly Golightly di Colazione da Tiffany!
Grazie a Daniele Petruccioli che ha segnalato il test su Facebook!
lunedì 2 dicembre 2013
Vuoi conoscere la vita segreta delle parole?
L'uso che si fa delle parole cambia nel tempo, e questo lo sappiamo; ma forse non tutti sanno che esiste uno strumento di Google che permette di visualizzare su un grafico la frequenza d'uso di ciascun termine o stringa di termini nel tempo.
Lo strumento si chiama Ngram Viewer e, basandosi su 5 milioni di libri digitalizzati da Google, permette di fare scoperte interessanti.
Ad esempio, se confrontiamo alcuni mezzi di comunicazione molto usati, scopriamo che la parola "telex" è nata nel 1964 e ha raggiunto la massima diffusione verso il 1982, il termine "fax" è comparso per la prima volta sui testi italiani nel 1985 ed è ora in fase calante, mentre "e-mail" è nato intorno al 1993 e il suo uso si è recentemente stabilizzato. (Se non riesci a visualizzare il grafico sotto, clicca qui.)
Come si fa la ricerca?
Bisogna andare alla pagina di Ngram Viewer e inserire una o più parole o stringhe nell'apposita casella, separate da una virgola. Il sistema è "pignolo", nel senso che i nomi vanno scritti esattamente come sono stampati sui libri (quindi i nomi propri vanno con le lettere maiuscole, altrimenti Ngram Viewer non dà risultati). Si seleziona poi la lingua che ci interessa: inglese, spagnolo, francese, tedesco, italiano, cinese, ebraico.
Per noi traduttori letterari e per gli scrittori lo strumento può essere utile per evitare di utilizzare termini nati in epoche successive rispetto a quella che stiamo affrontando nel nostro libro.
Se per esempio dovesse saltarci in mente di inserire l'espressione "convergenze parallele" in un testo ambientato negli anni Venti, Ngram Viewer ci dissuaderebbe, informandoci che è nata intorno al 1956.
E se volete saperne di più su Ngram Viewer, leggete la pagina di istruzioni e guardate il video della TED Conference in cui due degli inventori ne illustrano le potenzialità con esempi divertenti.
Lo strumento si chiama Ngram Viewer e, basandosi su 5 milioni di libri digitalizzati da Google, permette di fare scoperte interessanti.
Ad esempio, se confrontiamo alcuni mezzi di comunicazione molto usati, scopriamo che la parola "telex" è nata nel 1964 e ha raggiunto la massima diffusione verso il 1982, il termine "fax" è comparso per la prima volta sui testi italiani nel 1985 ed è ora in fase calante, mentre "e-mail" è nato intorno al 1993 e il suo uso si è recentemente stabilizzato. (Se non riesci a visualizzare il grafico sotto, clicca qui.)
Come si fa la ricerca?
Bisogna andare alla pagina di Ngram Viewer e inserire una o più parole o stringhe nell'apposita casella, separate da una virgola. Il sistema è "pignolo", nel senso che i nomi vanno scritti esattamente come sono stampati sui libri (quindi i nomi propri vanno con le lettere maiuscole, altrimenti Ngram Viewer non dà risultati). Si seleziona poi la lingua che ci interessa: inglese, spagnolo, francese, tedesco, italiano, cinese, ebraico.
Per noi traduttori letterari e per gli scrittori lo strumento può essere utile per evitare di utilizzare termini nati in epoche successive rispetto a quella che stiamo affrontando nel nostro libro.
Se per esempio dovesse saltarci in mente di inserire l'espressione "convergenze parallele" in un testo ambientato negli anni Venti, Ngram Viewer ci dissuaderebbe, informandoci che è nata intorno al 1956.
E se volete saperne di più su Ngram Viewer, leggete la pagina di istruzioni e guardate il video della TED Conference in cui due degli inventori ne illustrano le potenzialità con esempi divertenti.
domenica 24 novembre 2013
Marketing per traduttori editoriali
Come attirare un flusso costante di lavoro, possibilmente di nostro interesse ed equamente retribuito, nel campo della traduzione editoriale?
Questa è la domanda che ci siamo poste per diversi anni, soprattutto quando eravamo agli inizi come traduttrici editoriali.
Tra i vari canali che abbiamo battuto per diventare più visibili c'è il web: raccontiamo in dettaglio le azioni intraprese per promuovere la nostra attività nell'articolo "Pillole di (web) marketing per traduttori editoriali" pubblicato su Strade Magazine di questo mese.
E tu che cosa fai per farti conoscere come traduttrice o traduttore? Ogni spunto è benvenuto!
Questa è la domanda che ci siamo poste per diversi anni, soprattutto quando eravamo agli inizi come traduttrici editoriali.
E tu che cosa fai per farti conoscere come traduttrice o traduttore? Ogni spunto è benvenuto!
martedì 12 novembre 2013
Domande e risposte sulla traduzione editoriale: un'intervista
Dalla questione del "tradurre-tradire" all'approccio alla revisione, dalla visibilità del traduttore letterario al rapporto con l'autore, di questo e molto altro abbiamo parlato con lo Studio Garamond che ci ha intervistato di recente.
Domande e risposte si trovano qui.
Buona lettura e fateci avere i vostri commenti!
Domande e risposte si trovano qui.
Buona lettura e fateci avere i vostri commenti!
martedì 5 novembre 2013
I peccati dei traduttori letterari (parte II)
Tempo fa avevamo parlato dei "peccati" più diffusi tra i traduttori editoriali italiani (pignoleria, orgoglio e altri ancora) proponendo un quiz semiserio e poi analizzandone i risultati, ma c'è anche chi ha riflettuto sui peccati che si commettono affrontando il lavoro sul testo: quali sono gli errori di metodo che si possono fare traducendo un'opera letteraria?
Lydia Davis, traduttrice americana, ne ha individuati due riflettendo sulla propria traduzione di Madame Bovary in questo interessante articolo pubblicato sulla Paris Review.
Una nota sull'immagine: nell'edizione americana il nome della traduttrice è in copertina.
Anche in Italia potrebbe essere così: l'art. 33 del Regio decreto n. 1369/42, che costituisce il regolamento per l’esecuzione della Legge sul diritto d’autore italiana, dà agli editori l'alternativa tra pubblicare il nome del traduttore in copertina oppure sul frontespizio. Ogni altra collocazione (ad esempio nel colophon, come spesso accade) è in contrasto con la legge: tienilo presente al momento di firmare il contratto e di rivedere le bozze.
Lydia Davis, traduttrice americana, ne ha individuati due riflettendo sulla propria traduzione di Madame Bovary in questo interessante articolo pubblicato sulla Paris Review.
- Il primo peccato, secondo la Davis, consiste nel mettere in bocca a personaggi del passato termini o espressioni moderne, che hanno cominciato a circolare in epoca successiva a quella in cui è ambientato il romanzo. In una traduzione di Madame Bovary presa in esame dalla Davis, ad esempio, un personaggio che in teoria dovrebbe vivere nel 1830 esclama: "No way!", come farebbe un americano dei nostri giorni.
L'esempio è estremo, ma il peccato è insidioso: ai traduttori letterari di oggi può infatti sfuggire che una certa parola o locuzione (ma non è certo il caso di "No way!"...) abbia iniziato la propria vita linguistica nel 1890 invece che nel 1830, visto che al nostro orecchio può suonare comunque arcaica. - Il secondo peccato consiste nell'adeguarsi alle scelte traduttive dei precedenti traduttori di quel testo (o, aggiungiamo noi, a quelle dei traduttori di quel testo nelle altre lingue che conosciamo). Nel caso di opere molto note, infatti ci possiamo confrontare con una o più traduzioni attestate (in italiano e/o altre lingue a noi note) e può essere utile andare a scoprire quali scelte abbiano compiuto i nostri colleghi nei punti più difficili. Utile sì, ma anche pericoloso: non è detto che gli altri ci abbiano visto giusto, e allora ecco che può capitare di ripetere la scelta e perpetuare l'errore.
Come comportarsi quando siamo tentati di cadere in uno di questi peccati?
Nel primo caso, si può consultare Ngram Viewer, lo strumento di Google che riporta la "data di nascita" e la frequenza d'uso delle parole; nel secondo caso si tratta di riflettere sulla questione utilizzando anche gli strumenti online e consultando i colleghi su forum e liste e poi di fare con coraggio la propria scelta, anche se diversa da quella dei traduttori che ci hanno preceduto.
Tu che cosa ne pensi?
Una nota sull'immagine: nell'edizione americana il nome della traduttrice è in copertina.
Anche in Italia potrebbe essere così: l'art. 33 del Regio decreto n. 1369/42, che costituisce il regolamento per l’esecuzione della Legge sul diritto d’autore italiana, dà agli editori l'alternativa tra pubblicare il nome del traduttore in copertina oppure sul frontespizio. Ogni altra collocazione (ad esempio nel colophon, come spesso accade) è in contrasto con la legge: tienilo presente al momento di firmare il contratto e di rivedere le bozze.
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