lunedì 20 maggio 2013

Dattilografia per principianti ed esperti

Se passate le giornate a scrivere al computer e lo fate con gli occhi sulla tastiera e usando gli indici, può esservi utile saper dattilografare con tutte e dieci le dita senza guardare i tasti, in modo da far andare le mani al ritmo del pensiero.
Esiste un programma gratuito che permette di imparare la dattilografia e che si può scaricare online: TutoreDattilo. Il software è in italiano, ha un livello per principianti e uno per esperti e diversi tipi di esercizi e giochi per imparare.

macchina da scrivere

Se invece siete già dattilografi esperti, potete divertirvi a misurare la vostra velocità e precisione di battitura sul sito 10 Fast Fingers: la pagina mostra una serie di parole da copiare e, non appena iniziate, il timer fa partire il conto alla rovescia da 60 secondi a zero. Scaduto il tempo, ecco i risultati: numero di parole al minuto, caratteri battuti, errori di digitazione. Eseguendo il test a distanza di tempo si possono misurare i propri progressi e, per chi ama la competizione, si possono organizzare gare di velocità con gli amici.

E per finire, una curiosità: vi siete mai accorti che le vostre dita si accorgono degli errori di battitura? Può anche darsi che gli occhi non li notino, ma di certo non sfuggono alle mani.
Lo racconta questo articolo pubblicato sulla rivista Science: dattilografi esperti sono stati sottoposti a test di battitura in cui alcuni errori venivano corretti a loro insaputa, mentre in altre parole scritte correttamente venivano inseriti refusi. Se i trucchi dei ricercatori ingannavano i soggetti sul piano cognitivo, non riuscivano però a raggirare le loro mani: dopo aver commesso un errore, difatti, le dita rallentavano sempre, cosa che non accadeva quando il testo battuto era corretto.

L'immagine è di hanna ghermay.

lunedì 13 maggio 2013

Come trovare le rime giuste

Se vi è mai capitato di tradurre o scrivere poesie e filastrocche o di comporre canzoni, forse vi siete ritrovati con una rima sulla punta della lingua che si rifiutava ostinatamente di uscire. In questi casi è molto utile avere sotto mano un rimario.

Su Internet se ne trovano diversi, ma in genere hanno il difetto di elencare le parole tutte in fila senza distinguere tra nomi, aggettivi e verbi, cosa che a volte risulta piuttosto utile. Il rimario di Virgilio.it risolve questo problema fornendo i risultati suddivisi per categoria grammaticale: basta inserire la parola che vogliamo rimare e cliccare su "Trova". Il suo difetto è che, se i risultati sono tanti, saranno mostrati solo i primi in ordine alfabetico, perciò la ricerca risulterà incompleta.

Wordle: fa rima con

Altre volte può far comodo che la nostra rima abbia un dato numero di sillabe, ad esempio quando stiamo utilizzando una metrica fissa: in questo caso si può consultare Rimador, selezionare la lingua, inserire solo le ultime lettere da rimare, cliccare su "Cerca rime" e poi su "Vedi sillabe in una riga". Così facendo il sito suddividerà le parole trovate in base al numero di sillabe.

Se per caso vi fossero utili le rime con i nomi di località italiane, potete visitare Rima-con, tenendo presente che i risultati non vengono suddivisi in categorie di alcun tipo.

Un difetto comune a tutti i rimari che abbiamo consultato è che non tengono conto del punto in cui cade l'accento della parola, ma solo delle ultime lettere che la compongono: stando a questi siti, ad esempio, amore fa rima con femore, mentre in realtà la prima parola è piana e la seconda, sdrucciola.

E se state scrivendo o traducendo in una lingua straniera? Rimador offre il servizio anche in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese e altre lingue, così come Rimas.

Buone rime a tutti!

L'immagine è stata creata con Wordle.

lunedì 6 maggio 2013

"Via": sostantivo singolare. Femminile?

In quale via abiti?

Siamo pronte a scommettere che la tua via è intitolata a un uomo, come quasi tutte quelle d'Italia.
Per quanto ci riguarda, ad esempio, tolte le strade dedicate a località (ponti, montagne, isole e città) abbiamo vissuto in via Pietro Toselli, via Riccardo Zandonai, via Ferdinando Paoletti, via del Caravaggio, piazza sant'Agostino e via Pellegrino Tibaldi, ma mai in una strada con un nome di donna.

Su 100 vie d'Italia, infatti, in media soltanto 8 sono intitolate a donne: se passeggiamo per la città guardando i cartelli, ci ritroviamo circondati da una serie di uomini più o meno illustri (sfidiamo qualcuno a dirci chi fosse Ferdinando Paoletti... no, cercare su Internet non vale!), ma sempre e solo uomini.

cartello area pedonale

Le poche donne presenti sono per lo più sante, Madonne, religiose o benefattrici, ma solo raramente esponenti del mondo culturale o politico, come se nessuna donna avesse mai scritto un libro, contribuito al progresso scientifico o ricoperto degnamente una carica pubblica.

La cosa è talmente scontata che nemmeno ce ne accorgiamo, e neppure noi ci avevamo fatto caso: per rendercene conto abbiamo dovuto partecipare a un intervento del gruppo Toponomastica femminile all'interno della rassegna Leggere la città.

Poiché anche i nomi di strade e piazze contribuiscono a creare la nostra cultura, definendo quali siano le figure degne di essere ricordate, il gruppo Toponomastica femminile chiede alle giunte comunali di tutta Italia di dedicare i luoghi pubblici alle donne per compensare il sessismo della toponomastica attuale. Leggi le sue proposte sul sito.

Il cartello riprodotto sopra si usa in Germania nelle aree pedonali; sul cartello italiano si vede invece la figura di un uomo.
Se l'argomento ti interessa, ti segnaliamo anche il post "Una lingua per le donne".