giovedì 30 dicembre 2010

Ma i libri più venduti sono anche i migliori? Una nuova classifica basata sulla qualità

Perché i ristoranti vengono classificati in base alla qualità del cibo, mentre per i libri vengono diffuse solo le classifiche di vendita? Sarebbe come considerare i McDonald's i ristoranti migliori solo perché sono i più frequentati.

Dopo aver fatto questa riflessione, Alberto Casadei, Andrea Cortellessa e Guido Mazzoni hanno proposto una controclassifica dei libri basata sulla qualità.

Per stilarla hanno contattato 100 "Grandi Lettori" che si occupano di letteratura contemporanea a livello professionale o meno: critici, scrittori, redattori editoriali, artisti, cineasti, attori, filosofi, sociologi (l'elenco si trova qui).
I "Grandi Lettori" sono stati incaricati di valutare le novità di letteratura italiana degli ultimi mesi e in base ai loro voti sono state realizzate le classifiche che si trovano qui, suddivise in 4 categorie: narrativa, saggistica, poesia, altre scritture. C'è poi anche una classifica delle opere straniere tradotte (con i nomi dei traduttori).

Buone letture!

lunedì 27 dicembre 2010

Siamo tutti traduttori? Il passaggio dalla lettura alla comprensione di una frase

Di recente abbiamo assistito a un seminario in cui Bruno Osimo (traduttore e teorico della traduzione; vedi anche questo post) accennava al processo che porta dalla lettura di una frase alla sua comprensione secondo le teorie dello psicologo sovietico Vygotskij, che proviamo a esporre sinteticamente (qualunque intervento da parte di chi ne sa di più è il benvenuto!).

Stando a Vygotskij, quando leggiamo una frase nella nostra lingua, stiamo già facendo una traduzione: traduciamo il testo dal linguaggio scritto a un "linguaggio interno", che non fa uso di parole, ma di unità di senso mentali. Esistono quindi due lingue: quella che usiamo per comunicare con l'esterno, e quella che utilizziamo per parlare con noi stessi, trasformando le parole vere e proprie in pensieri.
Quindi, in un certo senso siamo tutti traduttori: un'azione apparentemente semplice come la lettura è in realtà una forma complessa di traduzione del linguaggio scritto in pensieri. (Fin qui Vygotskij; quello che segue è invece una nostra elaborazione. Per approfondimenti su Vygotskij, vedi il glossario di questa tesi, il cui relatore è appunto Bruno Osimo).


Questa riflessione di Vygotskij ci porta a trarre una conclusione molto interessante: se ognuno di noi ha un proprio linguaggio interno, diverso da quello di tutti gli altri, la stessa frase, letta da 10 persone diverse, viene interiorizzata in 10 modi diversi: ognuno ha una comprensione dell'enunciato leggermente differente da quella degli altri (non troppo, altrimenti non ci capiremmo affatto, ma abbastanza da generare piccole incomprensioni o disaccordi). La frase è una sola, ma nella mente dei lettori non ha un significato univoco: ognuno la interpreterà in maniera personale, in base alla propria esperienza.

giovedì 23 dicembre 2010

Un racconto natalizio: "Tempi duri per Babbo Natale"

Per augurarvi buone feste abbiamo pensato di dedicarvi questo racconto natalizio di Francesca:

Tempi duri per Babbo Natale

Era arrivato novembre e la neve cadeva fitta sulla fabbrica di regali di Babbo Natale. L’attività ferveva: le renne andavano regolarmente in palestra ad allenarsi per la notte della Vigilia; gli elfi, con la carnagione verdastra e i vestitini attillati, selezionavano le lettere dei bambini, fabbricavano i regali e li impacchettavano senza un attimo di tregua, mentre Babbo Natale sorvegliava le attività dall’alto del suo pancione, che continuava a essere prominente nonostante la dieta.

Il compito di Babbo Natale, oltre alla consegna dei regali, consisteva nell’esaudire le richieste più difficili. Le letterine dei bambini, infatti, venivano divise in tre mucchi: quelle facili, che richiedevano giocattoli standard; quelle difficili, che esigevano la fabbricazione di doni su misura, e quelle stradifficili, che non richiedevano oggetti, ma doni immateriali come la pace nel mondo, la salute, la felicità. Ogni volta che arrivava una lettera stradifficile, gli elfi impallidivano, anzi, inverdastrivano, si stringevano le testoline allungate e lanciavano urla di terrore, poi gettavano la missiva in una cesta con un grande punto interrogativo sopra, pregando che non ne arrivassero altre. Di solito venivano esauditi: accadeva di rado che Babbo Natale ne ricevesse più di due o tre all’anno, ma ogni volta rimuginava per giorni e giorni insieme al suo team di elfi consulenti per trovare una soluzione che accontentasse i bambini, o che almeno non li scontentasse troppo.

Workshop 02

La letterina stradifficile del 2009 era di Giorgia, una bambina della provincia lombarda, e diceva pressappoco così:

Caro Babbo Natale,
negli ultimi tempi i miei genitori hanno il muso, parlano poco e ridono anche meno. Ho chiesto che cos’è successo, se è per quel brutto voto che ho preso in storia, ma mi hanno risposto che la scuola non c’entra: il problema è la “crisi”.
Non ho capito bene che cosa vuol dire, però so che la mamma non va più al lavoro ed è triste, mentre il papà è in cappa integrazione (non so se si dice così), insomma, sta a casa tre giorni alla settimana a fare la cassa intubazione, ed è sempre più nervoso.
Mi dispiace tanto vederli così e per questo Natale vorrei che, invece di portare un regalo a me, portassi un lavoro a loro.
Grazie e tanti bacini, anche agli elfi e alle renne,
Giorgia.

lunedì 20 dicembre 2010

Inchiesta sull'e-book in Italia (I parte): le risposte di Edigita

Con il post di oggi inauguriamo una serie di interviste per verificare lo stato di salute dell'editoria italiana cartacea e digitale, della lettura e delle professioni legate al settore (autori, traduttori, illustratori) in relazione all'avvento dell'e-book.

Apriamo questo ciclo con l'intervista a Renato Salvetti, direttore generale di Edigita, una delle principali piattaforme di distribuzione di e-book in Italia. A Salvetti abbiamo chiesto come sta andando l'editoria digitale a pochi mesi dal lancio e lui ci ha risposto con grande disponibilità. Ecco l'intervista (i nostri commenti sono in corsivo):

1. Come e perché è nata Edigita?
Edigita nasce da una iniziativa di alcuni grandi gruppi che operano nel campo dell'editoria libraria.
I nostri soci sono il Gruppo Rcs Libri, Effe 2005 (Finanziaria Gruppo Feltrinelli) e Messaggerie Italiane.
Siamo perciò collegati al secondo e terzo gruppo editoriale italiano, al primo e al secondo distributore italiano di libri, alla prima e alla seconda catena di librerie in Italia.
Lo scopo è quello di creare una società che si facesse carico degli investimenti necessari per creare un ponte tecnologicamente efficiente fra gli editori e i "negozi" in cui vengono e verranno venduti gli e-book.

renato salvetti direttore generale di edigita

2. Come descriverebbe la risposta all'e-book da parte degli editori?
Il mondo dell'editoria è quanto mai eterogeneo al suo interno e gli approcci sono stati molto diversi. In linea di massima c'è ancora molta cautela e una non piena comprensione delle potenzialità di questo nuovo canale di vendita.
(La cautela era apparsa molto chiara fin dall'intervento dell'Associazione Italiana Editori al Salone del Libro di Torino ed è emersa anche in questa tavola rotonda.)

domenica 19 dicembre 2010

Librerie fatte di libri

A volte ci sembra di avere esaurito le idee per affrontare un argomento, un lavoro, un problema, un testo, ma c'è sempre un modo nuovo e originale per farlo.

Prendiamo per esempio le librerie: se pensiamo senza sforzarci, la prima che ci viene in mente è l'economicissima e capiente Billy dell'Ikea. Ma non è detto che una scaffalatura per i libri debba banalmente essere fatta di assi di legno verticali e orizzontali: lo dimostrano gli inventori di mobili come questo.

A chi verrebbe mai in mente di costruire una libreria usando proprio i libri? Ci ha pensato l'americano Jim Rosenau, che mette in mostra le sue opere sul sito This Into That.

E Rosenau non è certo il solo ad aver progettato librerie strane: vi segnaliamo in questo post le creazioni di molti altri designer fantasiosi.

Se l'argomento ti interessa, leggi anche 4 regole d'oro per catalogare i libri di casa, Come archiviare i libri: istruzioni per l'uso e Ho troppi libri: che fare?

giovedì 16 dicembre 2010

Scaricare e-book gratis? Ecco i siti per farlo (legalmente)

(Post aggiornato nel giugno 2017

Vi ricordate Fahrenheit 451 (romanzo di Ray Bradbury e film di Truffaut)? In un futuro ipotetico in cui la lettura è reato, i vigili del fuoco hanno il compito di snidare e bruciare i pochi libri nascosti nelle case dei dissidenti, in modo da distruggere per sempre la letteratura.

Oggi con il web non sarebbe più possibile: esistono ormai tanti siti che mettono a disposizione ebook gratuiti di tutti i generi, che potete scaricare liberamente su pc, tablet, cellulare o lettore ebook. Vi segnaliamo di seguito i più importanti.

Book burning

Partiamo dai siti che offrono testi gratuiti in italiano presentandovene uno poco noto: BibIt, il sito della Biblioteca Italiana ospitato dall'Università La Sapienza.
Qui trovate circa 1700 volumi rappresentativi della nostra tradizione letteraria dal Medioevo al Novecento, tutti visualizzabili in html. Questi ebook sono gratuiti perché i loro autori sono morti da più di 70 anni, perciò le loro opere sono adesso di pubblico dominio.

Passiamo adesso a un sito che ha una lunghissima storia: nata nel 1994, LiberLiber è una delle prime biblioteche pubbliche online realizzate nel nostro paese.
A oggi i suoi volontari hanno digitalizzato oltre 3500 volumi, tutti scaricabili in pdf, rtf o txt, ma non ci sono solo ebook: LiberLiber offre anche un'audioteca da cui è possibile scaricare gratuitamente audiolibri e una sezione musicale con più di 6000 brani.

Ultimo arrivato in Italia, ma ugualmente multimediale, è Media Library OnLine, un sito che mette in rete le biblioteche italiane offrendo il prestito digitale di ebook, musica e audiolibri, quotidiani e periodici, immagini e video, per un totale di oltre 572.000 oggetti digitali di libera consultazione, tra cui più di 100.000 e-book.
Il prestito avviene online, 24 ore su 24, sotto forma di streaming o download a tempo (da 15 giorni a un mese). Prima però bisogna procurarsi username e password di accesso al sito presso la propria biblioteca di zona: leggi come fare nel post "E-book in prestito nelle biblioteche italiane".

Se vi interessano non soltanto gli ebook in italiano, ma anche nelle altre lingue, potete utilizzare il più celebre contenitore al mondo di ebook e di molto altro: Amazon, che offre tantissimi libri digitali a costo zero, ma solo nel formato Kindle. Per scoprire il modo di procurarveli, leggete il post su Come scaricare 69.000 ebook gratis da Amazon: scoprirete anche che non dovete necessariamente comprare il lettore Kindle, ma potete visualizzare gli ebook di Amazon sul vostro pc, tablet o cellulare,

Altra risorsa utilissima con ebook in tutte le lingue è Internet Archive, una gigantesca biblioteca digitale che abbiamo presentato nel post Se cerchi ebook, video e file audio da scaricare gratis..., al quale vi rimandiamo per i dettagli su ciò che potete trovarvi.

Da non dimenticare infine Project Gutenberg, un altro sito ricchissimo di ebook in molte lingue: al momento ne offre più di 54.000 in formato epub, kindle, html, txt. Potete fare la ricerca sui testi disponibili in italiano a questa pagina del sito.


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domenica 12 dicembre 2010

Editori equi e solidali

Oggi riprendiamo un'idea lanciata da Bruno Osimo, traduttore, teorico della traduzione e autore di celebri manuali per traduttori: non sarebbe bello segnalare pubblicamente gli editori più corretti dal punto di vista etico, stilando una sorta di classifica di quelli che si comportano meglio?

Si potrebbero seguire gli stessi principi del consumo critico e delle botteghe del mondo: accanto al commercio equo e solidale, avremmo l'editoria equa e solidale. La parte più sensibile dei lettori, così, potrebbe scegliere consapevolmente l'editore di fiducia, e magari sarebbe disposta a pagare i libri un po' di più, pur di essere certa di finanziare un produttore etico.

I criteri di classificazione delle case editrici potrebbero essere gli stessi del consumo critico: rispetto per l'ambiente (in questo caso, uso di carta sostenibile o riciclata), trattamento equo di collaboratori e dipendenti, attenzione alla qualità del prodotto, rispetto della normativa fiscale, assenza di monopoli o concentrazione eccessiva di potere ecc.

Qualcosa si sta muovendo in questa direzione: vedi la pagina del blog Scrittori In Causa dedicata all'editoria etica e la campagna di Greenpeace per l'impiego di carta sostenibile da parte delle case editrici (attenzione, però: alcuni editori certificati come "ecologici" in realtà non lo sono: leggi qui la denuncia di Luigi Bechini, responsabile Certificazioni Geca Spa).

giovedì 9 dicembre 2010

Il caso di Yara e la traduzione sbagliata

Pare che con la sparizione di Yara, la tredicenne di Brembate, il marocchino Fikri non c'entri nulla. Una delle prove che hanno portato al suo fermo non è una prova, ma un errore di traduzione dall'arabo: in un'intercettazione telefonica gli era stata attribuita la frase "Allah, perdonami, non l'ho uccisa io", ma in realtà avrebbe detto "Dio, fa che risponda".

Com'è possibile che sia successa una cosa del genere? Non sappiamo come sono andate le cose, ma possiamo fornire qualche dato sulle condizioni di lavoro degli interpreti e traduttori giudiziari:
  • hanno un'enorme responsabilità;
  • ricevono ancora oggi gli onorari fissati nel 1980 e adeguati all'euro: 14,68 euro per le prime due ore di lavoro (dette in gergo "vacazione"), a cui si aggiungono 8,15 euro per ogni vacazione successiva. Non possono fare più di 4 vacazioni al giorno, per cui al massimo possono guadagnare 39 euro. Ah, dimenticavo: le cifre, naturalmente, sono lorde. Oltretutto, i tempi di pagamento sono lunghi e in genere passa un anno prima che l'interprete riceva il (magro) compenso che gli spetta.
Chi può permettersi di lavorare a cifre simili? Non certo un professionista. Spesso va a finire che, soprattutto per le lingue meno rappresentate nel nostro paese, le autorità giudiziarie si rivolgono a un madrelingua che magari conosce un certo dialetto, ma il più delle volte non ha le necessarie competenze di interprete o traduttore. Non è colpa sua: semplicemente, quello non è il suo mestiere.

Ma perché le autorità dovrebbero chiedere che so, a un idraulico o a una commercialista, di fare l'interprete? Questo è uno dei tanti problemi che derivano dalla mancata regolamentazione della professione. Siccome non esistono regole per l'accesso alla professione, può esercitarla chiunque, anche un idraulico: basta che si iscriva ai ruoli in tribunale, dove nessuno verificherà le sue competenze. Che importa se poi ci va di mezzo il futuro di qualche innocente?

L'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti conduce da anni una campagna per il riconoscimento e la regolamentazione della professione. Leggi il comunicato stampa dell'Associazione in merito all'errore di traduzione nel caso di Yara e gli articoli sulle condizioni di lavoro di traduttori e intrepreti di tribunale pubblicati sul Sole 24 Ore, su MondoProfessionisti e sul Corriere della Sera. Per approfondimenti sui lavori degli inquirenti di Bergamo e su come l'errore è stato scoperto, leggi questo articolo del Corriere.

Aggiornamento del 20/12: una collega ci ha informato che al tribunale di Milano esistono dei criteri per essere inseriti nelle liste: bisogna presentare una certificazione dei lavori già svolti e superare un esame orale di lingua presso la Camera di Commercio. Per presentare questa documentazione bisogna però pagare alcune centinaia di euro in balzelli, il che costituisce un deterrente (sia per molti stranieri che svolgono lavori precari sia per i professionisti!).

domenica 5 dicembre 2010

Quali sono le parole più cercate sul dizionario? I redattori del Merriam-Webster rispondono

Oltre a fornire l'utilissima divisione in sillabe e la pronuncia (con audio) delle parole, il sito del celebre dizionario americano Merriam-Webster offre anche brevi video in inglese in cui i redattori del dizionario commentano l'uso o lo spelling di alcune parole.

I video più interessanti mettono in evidenza i collegamenti tra le parole più cliccate in un dato periodo e le news del giorno: qui trovate il caso delle ricerche fatte sul Merriam-Webster il giorno della morte di Michael Jackson.

Quello che vedete qui, invece, è il video dedicato allo slang e al suo discusso inserimento nel dizionario.

venerdì 3 dicembre 2010

Appello per il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo

Di recente abbiamo visitato il Museo di Fotografia Contemporanea, attivo a Cinisello da 5 anni: è uno dei pochissimi musei del genere in Italia.
Oltre alle mostre temporanee, ospita un patrimonio fotografico di 1.800.000 immagini in bianco e nero, a colori e negativi.
C'è anche una ricca biblioteca con 14.000 volumi di fotografia: monografie, cataloghi, testi teorici e collezioni di riviste italiane e straniere.
Vengono organizzate presentazioni e workshop e la visita è gratuita.
Il personale è gentile e trasmette passione per ciò che fa (in particolare abbiamo incontrato la responsabile del servizio educativo, Diletta Zannelli).

logo+associazione amici del museo di fotografia contemporanea
Dopo la bella esperienza di visita, ci è dispiaciuto molto ricevere la mail in cui si diceva che, nonostante l'attività svolta, il museo si trova in gravi difficoltà a causa della "congiuntura economica e politica" e "rischia di non poter continuare la propria attività".
Per sostenerlo, è possibile entrare a far parte dell'associazione degli Amici del Museo: qui trovate tutte le informazioni.

mercoledì 1 dicembre 2010

Da dove vengono le idee?

Oggi abbiamo tradotto per voi un post di Seth Godin, esperto di marketing con idee molto innovative e un modo originale di guardare alle cose. Il post si intitola Where do ideas come from? e parla, appunto, di come nascono le idee:
  1. Le idee non vengono guardando la televisione
  2. A volte le idee vengono mentre si assiste a una conferenza
  3. Spesso le idee vengono leggendo un libro
  4. Le buone idee nascono da quelle cattive, ma solo se ce ne sono abbastanza
  5. Le idee odiano le sale riunioni, in particolare quelle che hanno ospitato critiche, attacchi personali o noia
  6. Le idee vengono in mente quando entrano in collisione universi differenti
  7. Spesso le idee si sforzano di essere all’altezza delle aspettative. Se ci si aspetta che compaiano, lo fanno
  8. Le idee temono gli esperti, ma adorano l’atteggiamento del principiante. Una minima consapevolezza è buona cosa
  9. Le idee vengono a ondate, fino a spaventarci. Willie Nelson compose tre dei suoi maggiori successi in una settimana.
  10. Le idee nascono dai problemi
  11. Le idee nascono dal nostro ego e funzionano al meglio quando sono altruiste e disinteressate
  12. Le idee vengono dalla natura
  13. Qualche volta le idee nascono dalla paura (di solito nei film), ma più spesso dalla fiducia
  14. Le idee utili vengono quando siamo svegli, abbastanza vigili da notare davvero le cose
  15. Ma a volte le idee entrano di soppiatto quando stiamo dormendo o siamo troppo intontiti per avere paura
  16. Le idee arrivano di sbieco, o mentre facciamo la doccia, quando non ci stiamo pensando
  17. Le idee mediocri si divertono a copiare ciò che funziona in un dato momento
  18. Le idee migliori superano d’un balzo quelle mediocri
  19. Le idee non hanno bisogno di passaporto e spesso attraversano impunemente le frontiere (di qualunque tipo)
  20. Un’idea deve sempre partire, perché se resta semplicemente dov’è e non giunge a noi, rimane nascosta. E le idee nascoste non viaggiano, non hanno alcuna influenza né punti d'incontro con il mercato. Muoiono sole. 
Le Penseur Alte Nationalgalerie

Le buone idee, quindi, vengono quando ci impegniamo attivamente in qualcosa, che si tratti di una lettura ispiratrice (vedi punto 3) o di una conferenza (2), quando siamo svegli e vigili (14), aperti a riceverle (7), ma senza paura (13) o sforzo eccessivo (16). Una visione zen del nostro processo creativo, insomma, che ci riempie di ottimismo.

Se è così, infatti, ognuno di noi potrebbe farsi venire un’idea davvero buona per migliorare la propria situazione, anche in modo significativo. Perché no?

Per applicare i 20 punti di Seth Godin al marketing, vi consigliamo di leggere questo post di Cristina Mariani, consulente aziendale e autrice di due volumi ricchissimi di spunti che vale la pena di leggere: Marketing Low Cost e Comunicazione Low Cost (li abbiamo divorati!).

(La foto de Il pensatore di Auguste Rodin è stata gentilmente messa a disposizione da Taty2007 ed è reperibile qui.)  

domenica 28 novembre 2010

Amazon sbarca in Italia: una scossa al mercato delle librerie online

Da grandi fan di Amazon.co.uk, il sito per l'acquisto di libri in lingua inglese (ma non solo), abbiamo accolto con piacere la notizia della nascita del gemello italiano, Amazon.it, con due milioni di libri in pronta consegna (di cui 100.000 in italiano). Poi abbiamo riflettuto meglio e ci siamo chieste: che fine farà la concorrenza?

La prima cosa che balza all'occhio è che i prezzi di Amazon.it sono generalmente inferiori, e di molto, rispetto a quelli delle altre librerie online. Facciamo un esempio prendendo un libro a caso, che so, nostro: Da pellegrini sui Sacri Monti è venduto su Webster a prezzo pieno (15.90 €), su Ibs con uno sconto del 15%, a 13,52 € e su Amazon a soli 11,13 €. Stando a quanto afferma il senior vice president international di Amazon, Diego Piacentini, il colosso mondiale delle librerie online può permettersi sconti simili grazie alle economie di scala e all'abbattimento dei costi fissi.

Un punto su cui, invece, i tre siti confrontati praticano gli stessi prezzi è la spedizione: di norma costa 2,40 €, ma diventa gratuita per ordini oltre i 19 euro. In sostanza, queste librerie online sono alla pari con Amazon per quanto riguarda la spedizione, ma più care a livello di prezzi dei libri: riusciranno a sostenere la concorrenza?

mercoledì 24 novembre 2010

Come trovare un editore? Consigli per aspiranti traduttori

Di recente abbiamo tenuto due seminari al corso di Teoria e tecnica della traduzione spagnola dell'Università degli Studi di Milano e tra le domande più gettonate c'è stata appunto: "Come trovare un editore?".

Su questo argomento è già stato detto moltissimo in rete e consigliamo prima di tutto di visitare la sezione "Traduttori si diventa" di Biblit. Troverete tutte le informazioni per stabilire il primo contatto, sapere se il testo che volete proporre è già stato tradotto e molto altro.
Per quanto riguarda invece gli aspetti fiscali e giuridici della professione e la tutela delle opere letterarie, consigliamo la pagina delle FAQ del Sindacato Nazionale Scrittori.
Infine, alcuni suggerimenti di Marina Rullo e Vincenzo Barca del Sindacato Nazionale Scrittori si trovano in questa intervista.


Oltre a questo, ci sembra una buona idea iscriversi all'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI) come soci praticanti: è richiesto un diploma di laurea in traduzione o interpretazione, ma non è necessaria alcuna esperienza professionale; tutte le informazioni per l'ammissione si trovano qui.

Perché farlo?
AITI mette a disposizione un programma di tutoraggio grazie al quale i soci praticanti possono essere affiancati ai traduttori professionisti per migliorare le proprie capacità professionali, acquisire credenziali, referenze ed esperienza.

Inoltre è possibile accedere a prezzo ridotto o gratuitamente ai numerosi seminari organizzati dall'Associazione ed entrare in contatto con una rete di professionisti nelle occasioni formative, durante l'assemblea annuale dei soci, ma anche quotidianamente, tramite la mailing list degli iscritti.

Non solo: tutti i soci vengono inseriti in un database al quale aziende e case editrici possono attingere quando cercano un traduttore a cui affidare il lavoro; lo trovate in alto a destra nella home page del sito.

(La foto, di autore ignoto, è conservata presso gli archivi dello Smithsonian Institute.) 

giovedì 18 novembre 2010

Uscita del film Harry Potter e i Doni della Morte

Domani un appuntamento imperdibile: finalmente esce Harry Potter e i Doni della Morte (Parte I).

Nell'attesa di vederlo, potete leggere il nostro libro dedicato alla saga, ricco di informazioni sui libri, i film, le location, l'autrice, la critica e tanto altro ancora: Guida completa alla saga di Harry Potter, Vallardi Editore. Qui trovate tutte le informazioni sul volume.

Qui invece potete trovare il trailer e altri link utili per ingannare l'attesa del film. Buona visione e a risentirci con i vostri commenti!

domenica 14 novembre 2010

Lavorare concentrati per più di 5 minuti? È tutta questione di organizzazione...

Sono le nove di mattina: ti metti alla scrivania, accendi il computer, inizi a lavorare. Hai trovato la concentrazione, stai giusto entrando nel vivo della traduzione (o della revisione, della scrittura, di... metti tu quello che vuoi), quando squilla il telefono.
Sospiri, rispondi (potrebbe anche essere una proposta di lavoro, no?): è una collega che ti ricorda quella mail urgente che dovevi inviare una settimana fa. Ti scusi, riattacchi, risospiri. Metti da parte la traduzione (o quello che è) e scrivi la mail urgente.
Poi ricominci a tradurre, ma intanto hai aperto il programma di posta elettronica e vedi che ti sono arrivati dei nuovi messaggi. Cerchi di resistere alla tentazione di sbirciarli, ma non ci riesci: li apri. E, già che ci sei, rispondi.
Nel frattempo, nella mail ti sono arrivati anche gli aggiornamenti di Facebook, così ti fai un giro sul sito per vedere le novità degli amici.
Quando finalmente ti rendi conto di quello che stai facendo, sono le dieci e mezzo e la tua traduzione è ancora a pagina zero.


Non so se succede anche a voi, ma vivere tutto il giorno attaccate al computer a volte porta a perdersi tra e-mail, link e siti che non c'entrano niente con il lavoro. Secondo Nicholas Carr, giornalista del New York Times che a questo argomento ha dedicato un libro, l'uso costante di Internet ci porta a diventare più superficiali e smemorati: "col tempo il cervello si abitua a un processo di attenzione dal basso, dove ogni minimo stimolo diventa importante e la scelta delle cose da osservare e ignorare diventa sempre meno consapevole". Così ci ritroviamo a vagare senza meta su Internet, da un link all'altro, senza approfondire niente, ma sovraccaricando il cervello di informazioni e in definitiva stancandoci senza concludere un granché.

Che fare in questi casi?

martedì 9 novembre 2010

E-book: ultimi dati dal convegno alla Cattolica "Engaging the Reader"

Ieri siamo andate all'Università Cattolica a sentire le ultime novità sull'e-book, raccontate dal fior fiore degli esperti in materia: oltre ai professori del Master in Professione Editoria c'erano gestori delle piattaforme di distribuzione, editori digitali e non, rappresentanti dell'AIE, agenti letterari, librai indipendenti, esponenti del settore bibliotecario e autori di e-book. Mancavano le associazioni dei traduttori, e questo ovviamente ci è dispiaciuto, ma sono state poste le basi per una loro futura partecipazione.

Ecco qualche spunto tra i molti che sono stati proposti durante il pomeriggio: innanzitutto qualche numero sulle previsioni di vendita dell'e-book, riportato da Aurelio Mottola (direttore della casa editrice Vita e Pensiero).
Nel 2009 le vendite di e-book sono state pari allo 0,03% dell'intero mercato editoriale; a fine anno ci si aspetta di toccare lo 0,1% (che comunque non è poco: 3,4 milioni di euro), mentre nel 2011 si conta di arrivare al 4,5%.

logo convegno engaging the reader università cattolica

Un mercato in crescita, dunque, ma al momento gli e-book in circolazione sono semplicemente la versione digitale dei libri di carta: non si stanno sfruttando tutte le possibilità offerte dal mezzo elettronico. Ad esempio sarebbe possibile inserire nei testi elementi di multimedialità, come musica e video, o di interattività, come forum in cui scambiare opinioni con gli altri lettori dello stesso e-book, o ancora costruire i testi come ipertesti, dando al lettore la possibilità di seguire un link oppure un altro, come sul web.

Per usare una metafora proposta da Alessandro Zaccuri, scrittore e giornalista, il passaggio dal libro all'e-book assomiglia a quello dal teatro al cinema. All'inizio il cinema si limitava a filmare il teatro, e solo con il tempo sono state sfruttate appieno tutte le potenzialità del nuovo mezzo.

domenica 7 novembre 2010

Norme redazionali & co: i consigli di Michele Piumini

Oggi vogliamo parlare di un argomento che riguarda sia i traduttori (esperti e non) sia gli autori: le norme redazionali.

Quando inviamo il nostro testo alla redazione, infatti, i passaggi che subisce nelle mani del redattore sono simili in entrambi i casi, e il primo intervento consiste nell'uniformare il testo alle norme redazionali della casa editrice.

Che cosa fare, allora, perché il nostro lavoro risulti più professionale da questo punto di vista? Leggete la risposta di Michele Piumini, traduttore editoriale e redattore, che sul suo sito ha pubblicato un Vademecum redazionale per traduttori.

mercoledì 3 novembre 2010

Contratto di edizione: che cosa si può negoziare?

Abbiamo scoperto un nuovo blog molto interessante, dedicato agli autori esordienti e non, pieno di consigli sugli aspetti giuridici e sulla tutela della professione: Scrittori in Causa.

Tra le altre cose, su questo blog si parla di come negoziare i contratti di edizione. Spesso, infatti, questo tipo di contratto segue una formula standard piuttosto sfavorevole a noi autori. Non tutti siamo esperti di diritto, perciò può capitare di firmare l'accordo che ci viene proposto senza neppure sapere che abbiamo la possibilità di negoziare molti punti (e come farlo).

Riportiamo quindi integralmente le indicazioni del giornalista e autore
Enrico Cinotti sulle modifiche al contratto che possiamo proporre agli
editori (le abbiamo prese da questo post):

tastiera computer pc tasti
"Il diritto d'autore
Cosa è previsto nei contratti standard. La legge prevede una cessione massima di 20 anni del diritto di autore ma non stabilisce un limite minimo.

Come tutelarsi. L’autore può chiedere di modificare questo punto pattuendo un numero di anni di esclusiva inferiore.


I diritti secondari
Cosa è previsto nei contratti standard. Il contenuto del libro può essere adattato per una sceneggiatura cinematografica, uno spettacolo teatrale o per la versione digitale dell’opera. Nei contratti, in genere, la cessione di questi diritti, detti secondari, viene remunerata all’autore con percentuali molto basse oppure con una “una tantum”.

Come tutelarsi. Nel contratto si può rivendicare una royalty maggiore per i diritti secondari oppure negare completamente la cessione di questi diritti.

domenica 31 ottobre 2010

Enigmistica della traduzione

Oggi vi propononiamo un gioco: pare che il professor Ernest Brennecke della Columbia University abbia ideato una frase in inglese che, con l'inserimento di una stessa parola in posizioni diverse, arriva ad avere ben 8 significati differenti.

La frase è: "I hit him in the eye yesterday." (Ieri l'ho colpito in un occhio)
Indovinate un po' qual è la parola magica?

Si tratta di "only", ossia "solo".

donna che colpisce uomo alla testa girls rule

Ecco le 8 possibili versioni (commentate da noi!):

1.ONLY I hit him in the eye yesterday. (Non l'ha colpito nessun altro, solo io).


2.I ONLY hit him in the eye yesterday. (L'ho solo colpito! Non l'ho mica ucciso).


3.I hit ONLY him in the eye yesterday. (Ho picchiato soltanto lui, ma avrei potuto fare una strage).


4.I hit him ONLY in the eye yesterday. (L'ho colpito centrando l'occhio: sono un tipo preciso).


5.I hit him in ONLY the eye yesterday. (Solo nell'occhio, non da altre parti).


6.I hit him in the ONLY eye yesterday. (La mia vittima ha un occhio solo).


7.I hit him in the eye ONLY yesterday. (Appena ieri).


8.I hit him in the eye yesterday ONLY. (Solo ieri, ma avrei potuto farlo prima).


Chissà se si può fare lo stesso gioco anche in italiano? Se vi viene in mente qualcosa, fateci sapere!

(Fonte: http://getdirectclient.blogspot.com/; per l'immagine ringraziamo OCAL)

mercoledì 27 ottobre 2010

Le disgrazie di un traduttore: dal film "La vita agra"

Avevamo parlato del libro La vita agra di Luciano Bianciardi in un post precedente, citando lo scambio di battute tra il protagonista, un aspirante traduttore, e la redattrice che lo bacchetta perché pretende una traduzione letterale.
Poi abbiamo scoperto che nel 1964 dal libro di Bianciardi fu tratto un film: vi proponiamo il dialogo sulla traduzione tra il protagonista, un rassegnato Ugo Tognazzi, e la redattrice... buona visione!

domenica 24 ottobre 2010

Come ascoltare le voci degli scrittori del passato

Quando leggiamo un libro che ci appassiona, a volte ci capita di pensare: ah, se potessi incontrare la scrittrice, o almeno sentire la sua voce!
In molti casi, però, la scrittrice è morta da un pezzo e non esistono video che la ritraggano, né registrazioni audio.

Che fare in questi casi?

Per gli autori di lingua inglese, abbiamo scoperto che alla British Library esiste un vastissimo archivio audio di autori britannici e americani, e che è possibile ascoltare qualche estratto nel piccolo museo allestito vicino all'ingresso. Così, durante il nostro viaggio sulle tracce di Virginia Woolf, abbiamo sentito un frammento della conferenza che la scrittrice tenne nel 1937 alla BBC, con una voce un po' fessa e una pronuncia d'altri tempi: emozionante.

Ma non è necessario andare fino a Londra per ascoltarla: la British Library sta pubblicando una serie di cd con estratti dei discorsi di celebri scrittori del passato, acquistabili qui.

copertina The Spoken Word British Writers cd pubblicato dalla British Library
Sul sito è possibile ascoltare gratuitamente alcune tracce; il discorso di Virginia Woolf, ad esempio, si può sentire direttamente qui usando Windows Media Player.

Tra gli altri brani liberamente ascoltabili sul sito della British Library ci sono Arthur Conan Doyle che racconta la creazione di Sherlock Holmes, Arthur Miller che parla del matrimonio con Marilyn, H.G. Wells alla radio.

Un altro progetto da tenere d'occhio, ma ancora in fase di realizzazione, è Historical Voices, che renderà disponibile online un database con le voci del Novecento che hanno fatto storia.

mercoledì 20 ottobre 2010

Una vignetta di Altan sul futuro dell'e-book

(Tratta dal sito de L'Espresso)

Si ride amaro con la vignetta di Altan: secondo una ricerca Istat, infatti, nel 2009 solo il 45,1% della popolazione (meno di un italiano su due) ha letto almeno un libro, e il 10,3% degli intervistati (uno su dieci) ha dichiarato di non avere nemmeno un libro in casa.

Se questa è la situazione, quali sono le prospettive per la diffusione dell'e-book?
Qualche risposta si trova in una ricerca commissionata dall'Associazione Italiana Editori e presentata al Salone del libro di Torino, scaricabile qui.

Nella ricerca, così come nella vignetta di Altan, la parola e-book viene erroneamente usata come sinonimo di "e-reader", alimentando la confusione su questo prodotto. L'e-book è il libro digitale, mentre l'e-reader (o e-book reader) è uno dei supporti hardware su cui l'e-book può essere letto (gli altri sono: PC, cellulari, tablet computer come l'iPad). Questo ci fa pensare che forse nemmeno chi ha commissionato la ricerca avesse le idee tanto chiare sulla materia; del resto la rilevazione risale al marzo 2009, quindi in un certo senso la questione e-book in Italia non era ancora scoppiata.

Stando ai risultati, il 20% degli intervistati è "probabilmente o sicuramente disponibile" a leggere contenuti di svago (ad es. romanzi) sullo schermo del PC o dell'e-reader, mentre l'11% ha dato la stessa disponibilità alla lettura di testi sul cellulare.

domenica 17 ottobre 2010

Vuoi organizzare le idee? Un software lo fa per te

Se ti serve un aiuto per organizzare le idee su un argomento, ad esempio per costruire la scaletta di un libro, di una relazione o di un intervento, puoi usare un software per mappe mentali che si chiama XMind, scaricabile qui.

La versione base per uso privato è gratuita e facile da usare: qui sotto puoi vedere un esempio che abbiamo realizzato in una mezz'ora di tempo per illustrare le nostre attività.
mappa mentale


In questo post di Cristina Mariani, invece, puoi trovare le recensioni di altri programmi simili.

mercoledì 13 ottobre 2010

La settimana del baratto: libri in cambio di... una notte in B&B!

Un'idea per una vacanza low-cost: nella settimana dal 15 al 21 novembre è possibile barattare libri, ma anche altri oggetti e perfino servizi (ad esempio lezioni di lingue) con un pernottamento in B&B. In tempi di crisi ci è sembrata un'ottima idea...

Tutte le informazioni sul sito della settimana del baratto.

lunedì 11 ottobre 2010

L'e-book in Italia: che cosa cambierà per traduttori e autori?

Oggi vogliamo condividere con voi qualche spunto su uno dei tanti temi trattati durante il convegno AITI del 7 ottobre (vedi post sotto): l'e-book e l'impatto che potrebbe avere su autori e traduttori.

Magari ancora non ci abbiamo riflettuto, ma può darsi che il mondo del libro così come lo abbiamo conosciuto cambi del tutto o in parte, un po' come è accaduto nel passaggio dal vinile al cd all'iPod. E di conseguenza potrebbe cambiare anche il mestiere di traduttore o di autore.

Ecco alcuni dati e riflessioni proposti dall'editore Piero Severi durante il convegno, integrati con ulteriori dettagli:

- Innanzitutto c'è da sottolineare la rapidità di penetrazione dell'i-Pad (nei primi 80 giorni ne sono stati venduti 3 milioni di pezzi in tutto il mondo, ossia 37.500 al giorno). Per fare un confronto, prendiamo il lettore di DVD: durante il primo anno ne sono stati venduti "solo" 375.000 pezzi (1.027 al giorno), il che la dice lunga sull'impatto che l'iPad potrebbe avere nel giro di poco tempo: è un mercato che potrebbe esplodere.

EBookreal

- Un altro dato: l'anno scorso, nel periodo natalizio, Amazon ha venduto più e-book per Kindle che libri fisici; nel suo catalogo ci sono circa 200.000 titoli di e-book.

- Un nuovo trend dagli USA: alcuni scrittori hanno deciso di vendere i loro e-book in modo indipendente, riappropriandosi dei diritti d'autore per questo formato: un esempio è Joe Konrath (qui trovate il suo blog). Nella produzione di e-book, infatti, i costi di produzione vengono abbattuti dell'80% (in particolare i costi di stampa, rilegatura, immagazzinamento, distribuzione), quindi i margini di guadagno per gli editori sono molto più alti, ma non è affatto detto che vengano divisi con gli autori e i traduttori... così Konrath ha deciso di mettersi in proprio.

sabato 2 ottobre 2010

Traduttori e riconoscimento della professione

Il riconoscimento professionale dei traduttori è il punto caldo su cui si dibatte da tempo nell'ambito dell'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI).

Il 25% dei libri pubblicati in Italia, infatti, è in traduzione, ma quanti lettori conoscono il nome del traduttore del loro libro preferito? Per scoprirlo, possiamo fare un sondaggio fra gli amici (basta che non siano traduttori!), ma anche tirando a indovinare si può immaginare che la risposta sia la stessa: davvero pochi.

Questo dipende anche dal fatto che sui libri il nome del traduttore bisogna andarlo a cercare sul frontespizio oppure nel colophon. Solo pochi editori virtuosi lo mettono in copertina, come Alet e Meridiano Zero. Eppure è lui che fa il lavoro! (Anzi, lei, visto che nell'80% dei casi si tratta di donne).

Anche a livello di tutele, non siamo messi meglio: non ci possiamo ammalare, avere figli e nemmeno andare in pensione, perché non esistono leggi che ci tutelino in queste situazioni.

Per fare fronte a questi problemi, AITI si è mobilitata in una campagna mediatica e in una serie di incontri con le istituzioni per il riconoscimento professionale dei traduttori. Ecco alcuni articoli che sono stati pubblicati di recente: appello al ministro Brambilla, articolo del Corriere della Sera, blog Storie di oggi.



Si riparlerà di questi argomenti il 7 ottobre a Milano (via Macedonio Melloni 3, h 9), in un convegno organizzato da AITI Lombardia per fare il punto con le istituzioni e capire come stanno cambiando le cose.

Nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17, una tavola rotonda con i rappresentanti dell'editoria e delle aziende per costruire insieme nuove pratiche di lavoro soddisfacenti per tutte le parti. Noi ci saremo, e Alessandra modererà la tavola rotonda editoriale: se vieni ci farà piacere vederti!

Scarica il programma della mattina
Scarica il programma del pomeriggio
Leggi il resoconto del tavolo editoriale

sabato 25 settembre 2010

Trailer di Harry Potter e i doni della morte

La nostra passione per Harry Potter ci ha già portato a scrivere un libro sulla saga (lo trovi qui) nel quale, tra le altre cose, davamo anticipazioni sull'ultimo film: adesso finalmente sta per uscire la prima parte.
Il trailer è appena stato lanciato e promette benissimo! Per il film, appuntamento al 19 novembre; nel frattempo sul sito ufficiale si possono vedere le foto dal set e ci si può iscrivere alla newsletter.

domenica 19 settembre 2010

Alle Giornate della traduzione letteraria di Urbino con "La vita agra"

Siamo appena rientrate dalle Giornate della traduzione letteraria, organizzate come ogni anno dall'Università di Urbino.

Alessandra ha tenuto per conto dell'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti due seminari sulla revisione e redazione di una traduzione editoriale, un tema che, a giudicare dall'affluenza e dalle numerose domande dei partecipanti, continua a suscitare interesse. Qui puoi trovare una sintesi degli argomenti trattati e qui il resoconto di un altro corso dell'AITI dedicato alla revisione.

logo università degli studi di urbino
Abbiamo poi assistito ad altri seminari, fra cui quello di Mariarosa Bricchi, direttrice editoriale di Bruno Mondadori, che ha parlato di calchi linguistici.

Per fare un esempio, ha letto un brano da La vita agra di Luciano Bianciardi, in cui il protagonista sottopone a una redattrice una prova di traduzione, con esiti comici. La redattrice, infatti, stravolge il testo del protagonista in nome di una fedeltà all'originale che assomiglia molto a un calco... Oltre a essere divertente, il brano ci ha fatto venire voglia di rileggere questo libro del 1962, scritto da un autore che fu anche traduttore di Faulkner, Miller e Huxley. Forse farà lo stesso effetto anche a te, perciò te lo proponiamo:

[la redattrice] Fu egualmente ferma e materna, quando mi convocò per dirmi che il mio saggio di traduzione non era stato troppo soddisfacente.

mercoledì 8 settembre 2010

Anteprima mondiale: il futuro del libro...


In pieno dibattito sull'e-book, questo ragazzo spagnolo ha trovato un modo nuovo e divertente di presentare una nostra vecchia conoscenza: il libro.

venerdì 27 agosto 2010

Il mondo del libro, il libro nel mondo: novità da BookDepository

Se acquisti libri in lingua originale (noi lo facciamo soprattutto su Amazon: eccezionale, ha una scelta vastissima di libri usati, molti dei quali a 0,01 £ + spese di spedizione) da oggi potrai curiosare nel carrello della spesa altrui, come al supermercato.

Su Bookdepository (libri nuovi senza spese di spedizione), infatti, è possibile vedere in tempo reale, su una grande mappa, quali libri vengono venduti e dove. Un minuto fa, ad esempio, qualcuno in Gran Bretagna ha comprato The Innocent di Ian McEwan.

giovedì 12 agosto 2010

In Inghilterra sulle tracce di Virginia Woolf

Ecco un'idea per un viaggio "letterario": visitare l'Inghilterra andando alla scoperta dei luoghi legati a Virginia Woolf e al gruppo di Bloomsbury.

casa di virginia woolfNoi l'abbiamo fatto durante l'estate e abbiamo visitato posti bellissimi, come si vede da queste foto di Alessandra: partenza dal quartiere londinese di Bloomsbury, dove Virginia e gli altri membri del gruppo abitarono tra il 1910 e il 1930, in diverse piazzette tranquille, come Gordon Square e Fitzroy Square.

castello di sissinghurst di vita sackville-westPoi via verso il Kent, per visitare l'imponente castello di Knole, dov'era nata Vita Sackville-West e, un po' più a sud, la splendida residenza di Sissinghurst, dove Vita realizzò con il marito un grande giardino, oggi tra i più visitati di tutta la Gran Bretagna. La residenza ospita anche la prima pressa a mano usata da Virginia e Leonard alla Hogarth Press.

Spostandoci verso est abbiamo poi raggiunto l'East Sussex, destinazione Rodmell. Qui sorge la casa di campagna dei Woolf, Monk's House, con la semplice stanza dell'artista affacciata sul verde. Nel giardino si trova la casetta di legno dove Virginia scriveva, che è rimasta immutata: la sua scrivania, i fogli di carta azzurra, i suoi occhiali...
Monk's House stanza di virginia woolf camera
Da lì siamo andate alla vicina fattoria di Charleston, casa della sorella Vanessa, che ne fece un tempio dell'arte: ogni oggetto è stato realizzato e decorato da lei o dai membri della tribù di artisti che vivevano con lei: i figli Angelica e Quentin, il compagno Duncan Grant e altri dell'Omega Group.

Ultima tappa, la chiesa di Berwick, altro paesino della zona: durante la seconda guerra mondiale Vanessa, Duncan Grant e Quentin Bell furono invitati a decorarla con i loro dipinti. Il risultato è sorprendente: i soggetti tradizionali (l'Annunciazione, la Natività, la cena in Emmaus) sono interpretati in chiave moderna e i modelli dei dipinti sono i membri del gruppo di Bloomsbury: l'Annunziata ha il volto dolce di Angelica Bell, mentre per la figura di Gesù nella cena in Emmaus pare che abbia posato Leonard Woolf.

Per saperne di più sui luoghi di Virginia Woolf, leggi l'ultimo capitolo del libro di Sandra Petrignani La scrittrice abita qui, un viaggio nelle case e nella vita di autrici famose, tra cui anche Virginia e la sorella Vanessa, a cui sono dedicate una ventina di pagine.

Leggi anche il post dedicato alla nostra traduzione dei Diari di viaggio di Virginia Woolf e ascolta la voce della scrittrice qui.

giovedì 8 luglio 2010

Uno strumento utile per la revisione: Confronta documenti

Oggi vi segnaliamo uno strumento di Word che può essere utile per la revisione: Confronta documenti (grazie a Roberta Scarabelli per avercelo fatto conoscere!).

Eravamo insoddisfatte dello strumento Revisioni di Word, per come lo conoscevamo noi: pensato per i casi in cui più persone lavorano allo stesso testo, permette di aggiungere commenti al testo originale ed evidenziare tutte le modifiche apportate, ma non ci sembra molto funzionale. Oltretutto richiede un po' di lavoro in più, sia a chi fa la revisione, sia a chi poi deve accettare le modifiche effettuate dal revisore.

word confronta documenti
Grazie a Confronta documenti, invece, traduttore (o autore) e revisore possono lavorare normalmente sullo stesso file, senza utilizzare strumenti particolari: devono solo avere l'accortezza di salvare con nomi diversi il file prima della revisione e il file dopo la revisione.

Finito il lavoro, entra in gioco Confronta documenti: all'interno del menù Revisione, bisogna cliccare su Confronta (noi usiamo Word 2007) per aprire fianco a fianco il file pre- e post-revisione e il documento che mostra i risultati della revisione. Sarà Word, infatti, a segnalarci in modo chiaro e semplice tutti i cambiamenti effettuati, senza i rallentamenti e i fastidi del classico strumento Revisioni.

domenica 4 luglio 2010

Un nuovo modo di viaggiare: il couchsurfing

Di recente abbiamo scoperto un sito che, quando vai in vacanza, ti permette di conoscere persone del posto disponibili a farti vedere la loro città e in alcuni casi addirittura ospitarti gratuitamente in casa loro.

Il sito e il progetto si chiamano couchsurfing, cioè "saltare da un divano all'altro": una rete di persone di ogni età e professione, accomunate da una cosa: la voglia di fare nuovi incontri e di dedicare un po' del proprio tempo ad accogliere un estraneo. Tra l'altro, è anche un ottimo modo per praticare le lingue straniere!
logo couchsurfing
Per quanto riguarda la sicurezza, le persone che aderiscono al progetto compilano una scheda in cui raccontano di sé e ricevono commenti da parte di chi le ha incontrate. Noi faremo un esperimento durante le vacanze in Inghilterra: qualcuno di voi l'ha già fatto? Fateci sapere com'è andata!

lunedì 28 giugno 2010

Seminario sulla revisione editoriale

Un seminario sulla revisione con grandi traduttrici e redattrici: questo è l'evento, organizzato dall'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti della Lombardia, al quale abbiamo assistito venerdì scorso a Milano.

C'erano Roberta Scarabelli (traduttrice di Ken Follett e Dan Brown), Donata Schiannini (redattrice di lungo corso), Yasmina Melaouah (traduttrice storica di Daniel Pennac), Laura Cangemi (che traduce letteratura per bambini dallo svedese) e Anna Mioni (traduttrice di Stephenie Meyer e Tom McCarthy).

logo AITI associazione italiana traduttori e interpreti
La discussione è stata molto animata e stimolante. In apertura, Roberta Scarabelli ha descritto le fasi della revisione editoriale, proponendo alcune linee guida generali:
1. non inserire errori dove non ci sono,
2. non intervenire sulla base del gusto personale (se una modifica non è necessaria, non farla),
3. fare attenzione ai calchi,
4. controllare che lo stile risulti fluido,
5. capire in quali punti il testo "cade" e vorrebbe essere corretto,
6. controllare il registro linguistico,
7. verificare la coerenza interna (che i personaggi non cambino colore di capelli) e la cronologia degli eventi (che i personaggi non invecchino di 10 anni in 3).

Donata Schiannini ha poi introdotto il concetto di redattore come "custode del testo": è la figura che cerca di curare gli interessi del testo dalle origini (segnalando all'autore eventuali errori) attraverso tutte le fasi della lavorazione, traduzione compresa, senza dimenticare la grafica. Lo scopo del redattore è fare sì che il testo venga rispettato il più possibile e protetto da eventuali "tradimenti".

Yasmina Melaouah ha raccontato alcune sue esperienze di lavoro con i revisori, enfatizzando l'importanza che riveste per lei la buona resa dello stile. A questo proposito ha citato Milan Kundera: "L'autorità suprema per un traduttore dovrebbe essere lo stile personale dell'autore", non la ricerca di una bella lingua a tutti i costi. Se l'autore ha scelto la trasgressione stilistica, il traduttore dovrà cercare di restituirla nella lingua d'arrivo.

Anna Mioni e Laura Cangemi, infine, hanno presentato un importante documento (scaricabile qui) elaborato all'interno del Sindacato Nazionale Scrittori per promuovere buone pratiche di lavoro fra traduttori, revisori e redattori.

Insomma, sulla revisione c'è tantissimo da dire: ne riparlerà Alessandra ai due seminari che terrà alle Giornate della traduzione letteraria di Urbino il 17 e 18 settembre.

mercoledì 23 giugno 2010

Un libro sugli affreschi ritrovati a Orsigna

In questi giorni stiamo finendo di scrivere il nostro secondo volume su Orsigna (qui trovate il primo), il paesino della montagna pistoiese che Tiziano Terzani aveva scelto come rifugio (nelle foto di Alessandra vedete il mulino di Giamba e un particolare degli affreschi ritrovati).
foto valle orsigna mulino di giamba
Dopo aver raccontato la storia e le tradizioni di Orsigna nel primo volume, siamo state invitate a scrivere il secondo perché durante i lavori alla chiesa del paese sono stati scoperti e restaurati degli affreschi del 1832 di cui nessuno più ricordava l'esistenza.

È stata una di quelle volte in cui il lavoro ci ha veramente appassionato: ci siamo trasferite per una settimana a Orsigna, un paese isolato in fondo a una valle con una sola strada che finisce lì, e 50 abitanti sparsi in una decina di borgate. Si capisce bene perché Tiziano Terzani la considerasse il suo "ultimo amore" (dal titolo di un articolo pubblicato nella sua raccolta In Asia): ci sono solo montagne, silenzio e natura incontaminata.

Lì abbiamo fatto un sacco di ricerche per ricostruire la storia della chiesa e degli affreschi, andando a sfogliare anche i manoscritti antichi della biblioteca Forteguerriana e dell'Archivio della Curia vescovile di Pistoia e dell'Archivio Cini di San Marcello Pistoiese. Abbiamo anche fatto una lunga intervista al restauratore, Roberto Venturi, e parlato con la funzionaria della Soprintendenza che ha seguito il restauro. Diverse persone hanno collaborato mettendo a nostra disposizione testimonianze, foto e materiali per il volume.
foto affreschi orsigna
Poi, con le valigie cariche di libri e fotocopie, siamo ritornate a Milano e, dopo aver studiato tutto il materiale, ci siamo messe alla scrivania.
I risultati si vedranno il 22 agosto, quando il libro sarà presentato a Orsigna in occasione dell'inaugurazione degli affreschi. Se vi trovate da quelle parti, vi aspettiamo!

Compra il libro online

domenica 20 giugno 2010

Harry ti presento Milano, il raduno dei fan di Harry Potter

Con il nostro libro Guida completa alla saga di Harry Potter, ieri siamo state ospiti della manifestazione Harry ti presento Milano.

logo harry potter ti presento milano Insieme a noi c'erano altri autori di volumi dedicati a Harry Potter: Luisa Vassallo e Paolo Gulisano, Marina Lenti, Ilaria Katerinov, Rita Ricci.
Con il direttore di Fantasy Magazine, abbiamo parlato del futuro della saga: ci siamo trovati d'accordo con gli altri autori sul fatto che Harry Potter abbia tutti gli ingredienti per diventare un classico (se non lo è già diventato!).

J.K. Rowling è riuscita a creare un mondo fantastico, ma al tempo stesso ben radicato nella realtà, a descrivere sin dall'inizio i rapporti adolescente-adolescente, adulto-adolescente e adulto-adulto con incredibile sensibilità psicologica, a disseminare il testo di gustose invenzioni linguistiche e a rendere la saga allo stesso tempo romanzo di formazione, thriller, storia d'amore e racconto di avventura.

Insomma, una bella tavola rotonda e una bella giornata (a parte il tempo!) con i fan, gli autori e i gestori dei più importanti siti potteriani, tra bacchette magiche, gufi e libri-mostro: qui trovate un resoconto dettagliato.

mercoledì 16 giugno 2010

Stressati? Forse è la troppa informazione


Proviamo a guardarla da un altro punto di vista: se siamo stressati, forse è anche perché ogni giorno il nostro cervello viene bombardato da 34 Gigabyte di informazione... per avere l'idea di quanto sia, basti pensare che per memorizzare il tutto ci vorrebbe un quinto del disco rigido del nostro portatile.

Il dato compare in How Much Information?, un rapporto della University of California a San Diego (potete scaricarlo integralmente qui).
Altro dato? Rispetto al 1980, l'incremento del volume di informazioni è pari al 350%! I responsabili sono la grafica dei pc (55%) e la tv ad alta definizione (35%), ma se consideriamo invece il tempo che dedichiamo a ciascun mezzo di comunicazione, la tv è in testa con 4,9 ore al giorno, seguita da radio (2,2) e pc (1,9).

Per noi che passiamo tutta la giornata al computer, le cose non vanno certo meglio: dev'essere per questo che dopo il lavoro sentiamo il bisogno di spazi (possibilmente) verdi e aperti e di silenzio.

Dato che il trend non farà che salire, il cervello dovrà adeguarsi oppure costringerci a pause sempre più rigeneranti...
voi cosa ne pensate?

(foto di Jens Langner reperibile qui)

lunedì 14 giugno 2010

Biblioteche alternative: Bibliobus e Red box

Ecco due idee geniali, una dalla Germania e l'altra dal sud dell'Inghilterra. Da qualche giorno, su oltre 100 bus di Amburgo, sono state installate e rifornite delle piccole biblioteche ambulanti: si prende il libro, si legge in viaggio e lo si deposita prima di scendere oppure lo si porta via e lo si sostituisce con un altro portato da casa.

E poi c'è la bibliotechina allestita in una cabina telefonica inglese a Westbury-sub-Mendip, piccolo paesino del Somerset. Perché lì? La biblioteca circolante non faceva più tappa a Westbury e la British Telecom voleva togliere l'unica cabina pubblica del paese: gli 800 abitanti hanno deciso di recuperare una salvando l'altra e hanno sistemato 200 volumi su alcune mensole (i libri per bambini sono in alcune scatole a terra). Da vedere assolutamente...

biblioteca in cabina telefonica inglese
(Foto tratta dal sito BooklineandSinker)

domenica 30 maggio 2010

Vuoi un software gratuito al giorno? Ecco il sito che fa per te

Oggi parliamo di strumenti per la professione: per noi che viviamo sempre incollate al computer è importante usufruire di software che ci agevolino il lavoro, e forse è lo stesso anche per te.

Abbiamo scoperto un sito utilissimo, quello di Giveaway of the Day, dal quale ogni giorno è possibile scaricare gratuitamente (e legalmente!) un programma che di solito si paga, e a volte caro. È anche possibile abbonarsi alla newsletter e ricevere ogni mattina un'e-mail con le informazioni sul programma del giorno.

Giveaway of the Day

Noi ad esempio abbiamo scaricato software per convertire i pdf in word, programmi di elaborazione fotografica, utilities per migliorare le prestazioni del computer e tanto altro ancora.

giovedì 20 maggio 2010

Il fisco dei traduttori editoriali

Ieri siamo state alla facoltà di Mediazione linguistica dell'Università di Padova a raccontare il mestiere del traduttore editoriale.
Abbiamo parlato di ruoli e mansioni all'interno della casa editrice, di filiera editoriale, di buone prassi del traduttore e abbiamo portato diversi esempi pratici delle scelte che ci si trova ad affrontare quando si è alle prese con il testo.

Curiosamente, però, le domande degli studenti si sono concentrate quasi tutte sulle questioni fiscali e sulle tariffe: dato che l'incontro è stato breve, a questi temi avevamo fatto solo un rapido accenno, ma evidentemente la precarietà della professione e le sue stranezze dal punto di vista fiscale hanno colpito molto i ragazzi che si apprestano a entrare nel mondo della traduzione.
libri libreria biblioteca
Facciamo quindi alcune precisazioni: per quanto riguarda il fisco, il traduttore è inquadrato nel regime del diritto di autore, protetto dalla legge 633 del 22 aprile 1941.
L'articolo 4 della legge dice infatti: "...sono altresì protette le elaborazioni di carattere creativo dell'opera stessa, quali le traduzioni in altra lingua...".
L'articolo 130 parla invece dei compensi: "Il compenso spettante all'autore è costituito da una partecipazione calcolata, salvo patti in contrario, in base a una percentuale sul prezzo di copertina degli esemplari venduti. Tuttavia il compenso può essere rappresentato da una somma a stralcio per le edizioni di: [...] traduzioni [...]".

In sostanza, quindi, il traduttore editoriale è trattato come un autore per quanto riguarda la normativa fiscale: non apre la partita Iva né fa prestazioni occasionali, ma firma un contratto di cessione dei diritti d'autore che prevede il 20% di ritenuta d'acconto sul 75% dell'imponibile (ma esistono facilitazioni per chi ha meno di 35 anni: in questo caso la ritenuta è del 20% sul 60% dell'imponibile).
A differenza dell'autore, però, di solito viene pagato a stralcio, cioè una tantum: che traduca un libro da 300 copie o un bestseller, quindi, non fa nessuna differenza...

venerdì 14 maggio 2010

Il futuro dell'e-book

Ieri siamo state al Salone del libro di Torino e abbiamo assistito a un incontro organizzato dall'Associazione Italiana Editori sul tema "Che fine farà l'e-book?"

Quello che si è capito dell'e-book è che gli editori, per dirla con le parole di Mao (come ha fatto il relatore, Giovanni Peresson di AIE), sono "entusiasti, ma calmi": stanno studiando la situazione e analizzando il mercato, pronti a lanciare il nuovo prodotto.

E' stata presentata anche una ricerca sull'atteggiamento dei consumatori nei confronti dell'e-book (puoi trovarla qui, è dettagliatissima).

Alcuni, come il presidente dell'AIE Marco Polillo, sperano che, grazie a questo strumento, possano avvicinarsi alla lettura anche le persone che di solito non leggono. Si parla soprattutto dei giovani e dei giovanissimi, appassionati di cellulari e PC, e quindi potenzialmente più attratti dalla tecnologia dell'e-book.

Noi abbiamo visto un e-book reader dei più recenti, di formato piccolo, e siamo rimaste molto colpite dalla nitidezza dei caratteri sullo schermo (sembra davvero di leggere sulla carta).

D'altra parte, il grosso handicap è il display: contiene poche decine di parole e obbliga a girare continuamente le pagine elettroniche. Ma sembra un limite facilmente superabile.

domenica 9 maggio 2010

"Da pellegrini sui Sacri Monti": il booktrailer

Avrai sentito parlare dei Sacri Monti, ma forse non li hai mai visitati: beh, se vuoi passeggiare nel verde, pensare, dare un senso al camminare e vedere delle statue stranissime ma affascinanti, ti consigliamo di andarci. Si trovano per lo più sulle colline di Piemonte e Lombardia e sono ad esempio a Varallo, Varese, Oropa: si va in giornata, si fa una camminata abbastanza agevole e poi si torna.

Sono nati come luoghi di pellegrinaggio tra il XV e il XVIII secolo, quando non ci si poteva recare in Terrasanta per via delle contingenze storiche (infatti si chiamano "piccole Gerusalemme d'Italia"). Ogni Sacro Monte è formato da una serie di cappelle che accolgono antiche statue a grandezza naturale raffiguranti scene della vita di Gesù, di Maria o dei Santi: noi non avevamo mai visto niente del genere. E neanche l'UNESCO, dato che oggi fanno parte del Patrimonio dell'Umanità.

Quando li abbiamo visitati, abbiamo subito pensato di scrivere un libro, che sarà in libreria il 12 maggio (Ancora Editrice): "Da pellegrini sui Sacri Monti" (puoi ordinarlo qui).

Se vuoi averne un'anteprima, guarda il booktrailer: buona visione!