In questi casi, tradurre può sembrare facile: si prende il nostro bel tour de force del testo inglese e lo si ripropone pari pari nella traduzione italiana...
Sarebbe semplice, sì, peccato che non sempre funzioni!
Infatti, alcune espressioni (per lo più francesi e latine) usate in inglese non hanno lo stesso significato che diamo loro in italiano, perciò riprodurle identiche nella traduzione sarebbe un errore.
- La prima è appunto tour de force: se per noi italiani indica un'azione che richiede uno sforzo o un impegno eccezionali ("tornare a casa il giorno dello sciopero dei treni è stato un tour de force, non so proprio come ho fatto"), per gli anglosassoni invece il concetto di eccezionalità si sposta sull'impresa, di cui si sottolinea il successo: Her book is a great tour de force.
- C'è poi la parola canaille: se la troviamo in un testo inglese non significherà "canaglia, mascalzone" come saremmo portati a pensare (tra l'altro a ragione, perché la parola francese deriva proprio dall'italiano "canaglia" e ha anche questo significato), ma avrà il senso collettivo di "marmaglia, gentaglia, plebe".
- Passando al latino, abbiamo incontrato l'espressione ad hoc utilizzata in una nuova accezione: mentre in italiano la si usa per indicare la persona o la cosa che fa proprio al caso nostro ("Ho trovato una soluzione ad hoc per quel problema di cui ti avevo parlato"), in inglese ha anche il senso di "improvvisato, non programmato, realizzato a seconda delle circostanze o delle necessità". To meet on an ad hoc basis, quindi, non significa fare degli incontri ad hoc, ma ritrovarsi quando occorre.
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