lunedì 17 giugno 2013

Test: quanto sei pignola/o con le parole?

La settimana scorsa abbiamo parlato della deformazione professionale che porta tutti noi che lavoriamo con le parole a individuare immediatamente i refusi nelle comunicazioni scritte in cui ci imbattiamo, dalle insegne dei negozi ai menu dei ristoranti, per non dire dei libri, come se avessimo sempre sottomano una penna rossa pronta a entrare in azione.

Ci sono però gradi diversi di pignoleria: per permettervi di valutare a che punto siete, abbiamo elaborato questo test: buon divertimento!


Test: quanto sei pignola/o con le parole?

1. Cammini per strada e vedi un cartello giallo che dice: "Attenzione, carichi sopesi". Qual è la tua prima reazione:

a) Alzi la testa per vedere dov'è il pericolo

b) Alzi la testa ma non si vede niente, allora rileggi il cartello e sorridi sul refuso.
c) Vai difilato al cartello con un pennarellone nero, aggiungi la "s" mancante e in un angolo scrivi: "Attenti all'ortografia, cavolo!", mentre il carico sospeso si schianta fragorosamente alle tue spalle.


2. In una vetrina scopri un paio di pantaloni che sembrano fatti per te. Non avevi mai visto prima quel negozio, dev'essere nuovo: si chiama "New Sensescion". Che cosa fai?

a) E che devi fare, entri e chiedi di provare i pantaloni.

b) Entri, provi i pantaloni e, chiacchierando con il titolare del negozio, cerchi di scoprire come diavolo gli è venuto in mente un nome simile.
c) Entri come una furia, prendi per il collo il titolare e gli urli in faccia: "Ma perché non ha aperto uno straccio di dizionario prima di scrivere quell'obbrobrio di insegna, perché??? Bastava anche solo una ricerca su Internet, porca miseria, siamo nel XXI secolo, non se n'è accorto???". Poi te ne vai affranta/o, mentre in lontananza si sente una sirena. (E i pantaloni li comprerai da un'altra parte.) 


3. Stai leggendo un libro tradotto dall'inglese e trovi questa frase: "Decise di pagare una visita al suo amico. Non appena lo vide, notò che i suoi sguardi erano diversi dal solito". Che cosa fai?

a) Continui a leggere.

b) Pensi: "In questa frase c'è qualcosa che non va".
c) Scagli il libro dalla finestra urlando in preda alle convulsioni. 


4. Stai assistendo a una conferenza e la persona che parla insiste a dire "pérformance" e "manàgement" (con la "g" alla francese). Che cosa fai?

a) Niente, che devo fare?

b) Ogni volta che senti quelle parole ti sale un brivido lungo la schiena.
c) Appena concluso l'intervento chiedi il microfono e parti con uno sproloquio sulla corretta pronuncia. Quando dopo 10 minuti cercano di toglierti la parola, li insulti chiamandoli "pendagli da forca" e ti metti a scalciare, finché non ti portano via con la camicia di forza. 


Punteggi: per tutte le domande,

a = 1
b = 2
c = 3


Profili


Fino a 6 punti

Sei attenta/o più che altro alla sostanza delle cose, non tanto alla loro forma. Questo ti risparmia diversi grattacapi (ma non se lavori in editoria!). Hai tutta la nostra invidia...

Da 7 a 9 punti

Mostri segni evidenti di deformazione professionale: non sarà che lavori in campo editoriale, nel giornalismo, nella comunicazione o simili? Se non è così, forse dovresti farci un pensierino...

Da 10 a 12 punti 

Presenti tutti i sintomi di squilibrio che colpiscono chi lavora da tempo e a tempo pieno nel settore editoriale. Questo fa di te una persona poco raccomandabile, ma un'ottima professionista! 


Se l'argomento ti interessa, leggi anche questo racconto sulle insegne di negozi con refusi e questo post sullo stesso argomento, e se trovi in giro cartelli improbabili, inviaci le foto: le pubblicheremo! 

7 commenti:

  1. bellissimo!!!!!!!!!!!!! Mio punteggio = 7...al limitare....Ciao! M.Elena Roffi

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  2. Cara Maria Elena,

    siamo contente che il test ti sia piaciuto!
    In effetti anche il tuo lavoro ha molto a che fare con le parole, il punteggio è presto spiegato...

    A presto

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  3. Mi ci ritrovo pienamente... Giorni fa, a Milano, ho letto sulla palina di un autobus "Fermata soppressa frà Missori e Duomo". Giuro che ho provato più rabbia (a dire il vero ho anche riso) per quel frà con l'accento che per la fermata soppressa. Ora, ogni volta che passo da Missori, volgo una preghiera a frà Missori...

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    1. ...però l'abbreviazione di "frate" è fra' con l'apostrofo, non con l'accento!
      (nel test ho totalizzato 11 punti - e si vede)

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    2. Ciao Edi,

      grazie per il tuo commento e... sì, gli 11 punti si vedono tutti!

      A presto

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  4. Ciao Tiziano!

    Anche noi quando andiamo in giro registriamo i cartelli sgrammaticati: davanti al Museo del Novecento ce n'era uno con traduzione inglese improponibile... come dimenticarlo! Eccolo qua:
    "Per accedere agli ambienti si prega di firmare la liberatoria"
    "To access the environments, please sign the releasing".
    Argh!

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