giovedì 13 giugno 2013

Deformazioni professionali di traduttori e revisori

Quando si fa una traduzione editoriale o una revisione, il nostro diventa il mestiere del dubbio: "Questa parola è usata nel testo con l'accezione x, y o z? Va bene come l'ho tradotta oppure è meglio cambiare traducente? Quale di questi si avvicina di più alle intenzioni dell'autore?" e via dubitando.

E non ci limitiamo a farci domande sulla semantica: entriamo anche nel merito dei fatti, soprattutto quando abbiamo a che fare con la saggistica: "L'autore sostiene che l'occitano è una lingua morta, ma sarà vero?", ci chiediamo. A quel punto facciamo una verifica e scopriamo che ci sono ancora tre milioni di persone che lo parlano, quindi è il caso di inserire una nota per la redazione che dovrà poi decidere se e come correggere il testo. (Per un approfondimento sugli strumenti online da consultare per fare le verifiche, leggete il post "A caccia di errori con le enciclopedie online".)

professore pignolo

Controlliamo non solo il significato di ogni parola, ma anche ogni data, informazione, fatto storico non tanto (o non solo) perché siamo maniache, ma perché ci serve per capire meglio quello che stiamo traducendo e perché segnalando le eventuali imprecisioni possiamo offrire un servizio migliore al lettore.

Questa attitudine al dubbio è diventata una tale deformazione professionale che ormai, quando leggiamo qualcosa nel tempo libero, non passa molto tempo prima che una delle due dica: "Sono solo a pagina 15 e ho già trovato 3 refusi, uffi!" oppure che, scorrendo il menu al ristorante, ci si concentri più sul fatto che la creme brulee sia scritta senza accenti che sulla possibilità di ordinarla. E, se lavorate con le parole, è molto probabile che la stessa cosa capiti anche a voi.

Raccontateci in che modo vi succede: situazioni, aneddoti e storie che illustrino le deformazioni professionali di traduttori editoriali e revisori.
Noi intanto stiamo preparando un test che vi permetterà di valutare il vostro livello di pignoleria di fronte alle parole scritte: lo troverete sul blog la prossima settimana!

L'immagine è un'elaborazione di OCAL reperibile su Clker.

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