mercoledì 9 marzo 2011

Dottore, che libro mi consiglia? Biblioterapia per tutti

La lettura contribuisce al benessere delle persone, e a dirlo non siamo soltanto noi patite di libri: lo sostengono anche gli psicoterapeuti. Già nel 1930 il dottor William Menninger aveva inventato la biblioterapia, convinto che i libri potessero promuovere il benessere piscologico dei pazienti.



Così, in situazioni di disagio di lieve entità oppure di crisi legate all'età (adolescenza, menopausa e vecchiaia), gli psicoterapeuti possono prescrivere una lettura salutare, di solito un classico della letteratura.

In questo articolo lo psichiatra Andrea Bolognesi suggerisce ad esempio:
Ma la narrativa può aiutare tutti, perché è un allenamento all'empatia: lo afferma uno studio del 2006 condotto da due psicologi dell'università di Toronto, Raymond Mar e Keith Oatley (qui è possibile leggere una loro pubblicazione successiva, in inglese), nel quale si è verificato che l'esposizione alla lettura di fiction determinava la prestazione dei soggetti in un test sull'empatia.

Come si può diventare più empatici leggendo un libro in solitudine? Quando siamo immersi nella lettura, facciamo la conoscenza dei personaggi della storia e ci immedesimiamo in loro, cercando di comprenderne le caratteristiche e di prevederne le mosse. Nel dipanarsi del racconto, scopriamo se le nostre ipotesi iniziali erano giuste o meno e accumuliamo esperienza.
Nella realtà non è possibile (anche se ci piacerebbe!) sapere tutto quello che pensano e fanno gli altri, ma l'allenamento acquisito con la lettura ci rende più capaci di comprenderli e di immedesimarci in loro, migliorando le nostre abilità sociali: altro che topi di biblioteca...

La foto di Shelley Rodrigo è disponibile qui e rilasciata con licenza CC BY 2.0.

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