giovedì 26 gennaio 2012

Vuoi scrivere zen?

Oggi vi segnaliamo il software ZenWriter, che ricrea sul desktop un ambiente zen per la scrittura: qualcuno potrebbe sentirsi ancora più ispirato a scrivere o a tradurre!

Normalmente il programma viene venduto a 9,95 $, ma fino a domattina è scaricabile gratuitamente dal sito GiveAwayOfTheDay, che ogni giorno regala un software diverso (per saperne di più sul sito, leggi il nostro post sui programmi scaricabili gratis). Se invece siete arrivati tardi per il GiveAwayOfTheDay, vi segnaliamo un programma simile, da scaricare gratuitamente quando volete: Q10.


zenwriter software

La pagina di ZenWriter ha una grafica essenziale, personalizzabile in bianco o nero, con vari temi filigranati di sfondo. Mentre si scrive si può avere un accompagnamento musicale rilassante, oppure sentire il rumore delle vecchie macchine da scrivere o di gocce d'acqua che cadono ogni volta che schiacciamo un tasto (naturalmente è anche possibile eliminare del tutto gli effetti sonori).

Lo scopo del programma è quello di minimizzare le distrazioni, quindi sullo schermo si visualizza soltanto la pagina su cui si scrive (come si vede nella foto): la barra di Windows rimane nascosta e per farla ricomparire bisogna premere Alt + Tab.

Il testo viene salvato sotto forma di file Word all'interno della cartella del programma. Le funzioni del text editor sono poche: si può scegliere tra 5 tipi di font, fissare l'interlinea, tenere il conto delle battute e delle pagine e poco altro.

Qualche dato tecnico: il programma occupa 58,3 MB ed è installabile su Windows XP, Vista e Windows 7.
Per scaricarlo, cliccate qui.

martedì 24 gennaio 2012

Quando ti manca la parola... ci sono i glossari!

A volte quando si traduce ci si imbatte in termini molto specifici di ambiti particolari: se il protagonista del nostro romanzo è un botanico, capiterà di sentir parlare di foglie imparipennate, piante monoiche e pappi (pappi? Sì, pappi!).

foglia in controluce-alessandra repossi

In questo caso, se non siamo già esperti di quel particolare argomento (e non si può essere esperti di tutto...), i glossari specialistici possono darci una mano. Sul sito della Commissione Europea se ne trovano tantissimi, suddivisi per settori scientifici. Da vedere anche la sezione "Dizionari & Glossari" di Biblit... e buone ricerche!

La foto è di Alessandra.

mercoledì 18 gennaio 2012

Le vecchie pubblicità Esselunga ti fanno ridere o piangere?

Avete mai visto le pubblicità Esselunga di qualche anno fa? Quelle con frutta e cibi vari accostati a giochi di parole che richiamavano personaggi celebri, tipo questa?

tutanpanem-pubblicità esselunga
Ecco, noi le abbiamo riviste qualche giorno fa al supermercato e la reazione è stata la stessa di sempre: dolore fisico.
D'altra parte, molte persone che conosciamo le trovano curiose e divertenti: non a caso Esselunga aveva messo in vendita con successo quaderni e blocchetti che riportavano queste immagini in copertina.
Dal sito di Esselunga, inoltre, è tuttora possibile scaricare le pubblicità come sfondi per il desktop, e utilizzarle per creare inviti e segnaposti, menu e calendari personalizzati.
Facendo una piccola ricerca in rete, infine, ci siamo rese conto che, a parte qualche parodia, i commenti sulle pubblicità sono tutti positivi: l'agenzia Armando Testa ha fatto un ottimo lavoro.

Ma come funzionano queste pubblicità?
Per crearle, l'agenzia Testa ha scelto due mondi che normalmente sono ben distinti: il cibo (che ovviamente è il fulcro di tutta la campagna), e i personaggi storici, e li ha fatti incontrare in modo originale. Questo incontro/scontro si verifica sia sul piano visivo (la pagnotta con il copricapo da faraone) sia su quello linguistico (il gioco di parole), pertanto un piano rafforza l'altro. Una volta scelto il filo conduttore della campagna, l'agenzia si è sbizzarrita a inventare mille personaggi storico-gastronomici: sono nati così Piero della Franpesca, Rapanello Sanzio, Antonno e Cleopasta, e l'imperdibile Al Cacone (guarda l'elenco).

Lo scopo della campagna è probabilmente quello di sorprendere il lettore/cliente, e non c'è che dire: è stato raggiunto. Se poi la sorpresa sia positiva o negativa, lo lasciamo decidere a voi: siamo curiose di sentire che cosa ne pensate!

In  ogni caso, può essere utile sapere che il meccanismo di queste pubblicità è lo stesso che fa funzionare barzellette e battute di spirito: anche queste si basano sullo scontro fra mondi diversi e sulla sorpresa che ne risulta. Visto che lavoriamo con le parole, approfondire questi meccanismi può sempre tornarci utile...

Per uno studio dell'umorismo e delle sue dinamiche, leggi L'umorismo nella comunicazione umana di Gregory Bateson (a cura di Pier Aldo Rovatti e Davide Zoletto, Raffaello Cortina 2006).

giovedì 12 gennaio 2012

Se hai bisogno di idee per una nuova libreria...

'bookshelf' photo (c) 2008, makou0629 - license: http://creativecommons.org/licenses/by/2.0/A volte i libri sono troppi e non si sa più dove metterli: è un problema con cui tutti gli amanti della lettura si ritrovano a combattere periodicamente. Finché si può, si cerca di sfruttare al massimo ogni angolo della casa per riuscire a ospitare altri libri. Ma che fare quando sembra di aver già utilizzato tutto lo spazio possibile?

Il sito Bookshelf porn presenta centinaia di foto e alcuni video di librerie e scaffalature che potrebbero ispirarvi a trovare nuove collocazioni per i vostri libri o semplicemente farvi passare cinque minuti divertenti ammirando le biblioteche altrui. Anche Bizarre bookshelves mostra alcune foto di librerie insolite e curiose.

E se vi piacciono le librerie fatte di libri, guardate quelle che abbiamo segnalato in questo post: ce ne sono per tutti i gusti!

Se invece state pensando di dar via i vostri libri perché avete già sfruttato ogni angolo possibile della casa e lo spazio non basta più, leggete il post Ho troppi libri, che fare? sulle varie opzioni per "smaltire" quelli che proprio non potete più tenere (sob!).


Se l'argomento ti interessa, leggi anche 4 regole d'oro per catalogare i libri di casa e Come archiviare i libri: istruzioni per l'uso.

martedì 10 gennaio 2012

E tu, che cosa vuoi realizzare quest'anno?

Quando inizia l'anno nuovo capita a tutti di sognare quello che vorremmo realizzare nei 12 mesi successivi:  "Mi piacerebbe pubblicare il mio primo romanzo!", pensiamo, oppure: "Vorrei tradurre quel libro meraviglioso!" o anche semplicemente: "Sarebbe bello guadagnare di più", e via fantasticando.
Qualcuno arriva anche a mettere per iscritto i propri sogni, ma per lo più ci limitiamo a far affiorare i nostri desideri per pochi attimi all'inizio dell'anno, per poi dimenticarli non appena riprendiamo a lavorare e siamo presi dal solito tran tran.

Noi da alcuni anni cerchiamo di trasformare i desideri in obiettivi concreti attraverso la pianificazione e poi di realizzarli giorno dopo giorno, e in effetti i cambiamenti si vedono.
La pianificazione è un lavoro vero e proprio, che probabilmente non piace a tutti... ma se volete cimentarvi, ecco il nostro metodo passo per passo.

Men on a Mountain in Keene New Hampshire

1. La ruota della vita
Prendiamo in esame tutti gli aspetti della nostra vita:
  • vita familiare
  • vita sociale
  • lavoro
  • ricchezza
  • benessere
  • crescita personale
  • viaggi
  • volontariato/beneficenza
E chi più ne ha più ne metta.

2. Definire gli obiettivi
Per ogni aspetto della vita stabiliamo gli obiettivi per l'anno, seguendo due semplici regole:
  • non aver paura di sognare in grande
  • far sì che gli obiettivi siano SMART: Specific, Measurable, Attainable, Relevant, Timed (leggi una spiegazione dettagliata del metodo SMART, in inglese). In particolare cerchiamo di definirli nel modo più preciso e dettagliato possibile e di fissare una scadenza entro cui realizzarli.
3. "Spezzettare" gli obiettivi in azioni
Se voglio pubblicare il mio libro entro l'anno, devo stendere il progetto editoriale entro gennaio, trovare un editore entro marzo, lavorare alla stesura fino a fine agosto e rivedere le bozze a fine ottobre. Ogni obiettivo deve essere "spezzettato" nelle diverse azioni che portano alla sua realizzazione e ogni azione deve avere una tempistica precisa.

4. Riportare le azioni sull'agenda
Le azioni da compiere per ogni settore della ruota della vita vanno poi riportate in una lista mensile e in una settimanale. Ogni fine settimana facciamo la programmazione per i 7 giorni a venire, definendo una lista giornaliera (plausibile) delle cose da fare. Ogni mattina apriamo l'agenda, rivediamo gli obiettivi del giorno e un passo dopo l'altro li realizziamo, cercando di non aggiungerne di nuovi, ma di esaurire quelli stabiliti (a meno che non nascano delle emergenze).

5. Rivedere le liste
Alla fine della settimana riprendiamo in mano la lista di obiettivi di quel mese e programmiamo la settimana che segue; alla fine di ogni mese riprendiamo la lista di tutto l'anno e programmiamo il mese successivo. Nel corso delle revisioni scopriamo se ci sono azioni che stiamo rimandando continuamente, obiettivi che per qualche ragione non sono più importanti e possono essere eliminati ecc.
È importante fare queste revisioni periodiche, altrimenti dimentichiamo ciò che conta davvero per noi e la routine prende il sopravvento...

E tu, che cosa vuoi realizzare nel 2012?

Per chi vuole approfondire, consigliamo un ottimo libro che insegna a portare a termine i mille impegni di ogni giorno senza sentirsi travolti dalle cose da fare: Detto, fatto. L'arte dell'efficienza di David Allen.
Per migliorare l'organizzazione del lavoro, consigliamo anche l'articolo di Mark McGuinness di cui abbiamo parlato nel post "Lavorare concentrati per più di 5 minuti? Tutta questione di organizzazione".

La foto s'intitola Men on a Mountain in Keene, New Hampshire, ed è conservata presso la Keene Public Library