giovedì 25 agosto 2011

Test: che lettore sei?

Ci sono tanti modi di leggere un libro: noi abbiamo provato a suddividere i lettori in base al loro comportamento. Rispondi alle domande e scopri che tipo di lettore sei...

1. Come scegli i libri da comprare? Sei un...
a) Recensionista (ti affidi alle recensioni dei giornali)
b) Fiutatore (girovaghi per ore fra gli scaffali delle librerie con il naso infilato nelle pagine di tutti i libri che ti attirano)
c) Passaparolista (ti fidi delle opinioni di pochi amici selezionati).

2. Quanti libri leggi contemporaneamente? Sei un...
a) Monolibrista osservante
b) Polilibrista.

3. E tra quanti generi letterari ami spaziare (narrativa / saggistica / poesia / divulgazione / altro)?
a) Uno è più che sufficiente
b) Due
c) Tre o più.

4. Che cosa fai se il libro che hai scelto non ti piace? Sei...
a) Abbandonista (lo molli senza pietà dopo le prime 20, 50 o anche 3 pagine)
b) Incline ai sensi di colpa (lo finisci con fatica: potrebbe esserci qualcosa di buono nell'ultima pagina).

5. Solo per gli abbandonisti: dopo che hai mollato il libro, gli dai un'altra chance?
a) Sì: forse non era il momento giusto (o non eri dell'umore giusto)
b) No, se non ti piace lo vendi o lo regali.

6. Nuovo o usato? Sei un...
a) Nuovista (vuoi essere il primo a sfogliare le pagine intonse, e pazienza se costa di più)
b) Usatista stretto (se è usato, costa meno e ne compri di più, non importa se qualche pagina è strappata o sottolineata).

7. Com'è organizzata la tua libreria?
a) Secondo un criterio preciso che ti sforzi di rispettare (per genere letterario, lingua, ordine alfabetico...)
b) Più o meno a caso, a seconda degli spazi disponibili.


Punteggi
1) a=3, b=1, c=2
2) a=3, b=1
3) a=3, b=2, c=1
4) a=0, b=3
5) a=2, b=1
6) a=3, b=1
7) a=3, b=1


Profili
15 punti o poco meno: sei un lettore metodico
Con i libri, come con molte altre cose, sei ordinato: se hai scoperto un nuovo autore che ti piace, sei capace di comprare tutte le sue opere e di leggerle una dopo l'altra fino all'ultima pagina (anche quelle francamente noiose). Preferisci concentrarti su un singolo genere o filone piuttosto che spaziare, e tendi a diventare esperto di argomenti molto specialistici su cui potrai intrattenere gli amici nelle serate d'inverno (a patto che siano d'accordo...).

Intorno ai 10 punti: sei un lettore organizzato ma non prevedibile
Possiedi caratteristiche di entrambi i profili: può darsi che la tua biblioteca sia perfettamente organizzata, ma che tu non sia affatto metodico nell'approfondire un filone di lettura o nel portare un libro fino in fondo. Oppure ti affidi al fiuto per scovare il libro giusto, ma al tempo stesso sei fedele alla lettura di uno e un solo volume per volta... insomma, sei misterioso quasi quanto il lettore imprevedibile!

5 punti o poco più: sei un lettore imprevedibile
È difficile dire quale sarà il prossimo libro che leggerai: anche se hai appena finito un classico (uno di quelli che ti ripromettevi di leggere fin dai tempi della scuola), non è escluso che subito dopo ti butti con avidità su un testo di giardinaggio. Segui i tuoi molteplici interessi e il tuo intuito in fatto di libri e sei l'incubo del settore marketing delle case editrici.


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domenica 21 agosto 2011

La stanza del traduttore

Oggi vi segnaliamo il nuovo blog La stanza del traduttore, nato da un'idea di Herta Elena Rudolph e Tiziana Cavasino, in cui i traduttori editoriali sono invitati a descrivere il loro spazio di lavoro con parole e immagini.
Anche noi abbiamo dato il nostro contributo con un breve articolo, intitolato Sotto gli occhi del Budda, che inizia così:

Prima di tutto, luce: il nostro angolo del traduttore è luminoso anche nelle giornate più cupe di novembre, quando il cielo di Milano è completamente immobile e rimane dello stesso color grigio topo dalle otto di mattina alle sei di sera.
Leggi tutto


computer e budda-foto di Alessandra Repossi

giovedì 11 agosto 2011

Come vengono scelte le copertine dei libri?

Facendo un giro in libreria si scopre che, come gli abiti, anche le copertine seguono la moda: di recente ad esempio si sono viste molte cover che ricordano le pubblicità americane degli anni Sessanta, come quella blu e rossa riportata sotto.

Ma al di là della moda, che cosa influenza la scelta delle copertine?
Innanzitutto la decisione è sempre ben ponderata, perché si ritiene che l'appeal del libro, e di conseguenza le vendite, dipendano in gran parte proprio dalla copertina (vedi anche il post "Libri e marketing" dedicato alle copertine e al marketing editoriale). Per questo, nel caso di un libro "importante", si richiede al grafico una mezza dozzina di prove, a partire da un punto fermo: se il libro appartiene a una collana o a una casa editrice che ha già un proprio stile, la copertina dovrà assomigliare a quel dato modello di riferimento.

Poi le diverse prove vengono sottoposte al vaglio di autore, editore e ufficio marketing. A questo punto scatta una serie di considerazioni:
- di colpo d'occhio generale (è troppo chiara/scura/confusa/minimalista/altro)
- di target (piacerà/non piacerà agli uomini/alle donne/agli appassionati di gialli)
- di gusto personale (mi piace/non mi piace).

Dopodiché, la scelta viene fatta, ma a volte i dubbi restano, come si vede da queste due prove di copertina per Manhood for Amateurs (pubblicato in italiano con il titolo Uomini si diventa, traduzione di Matteo Colombo): indovinate qual è la copertina scartata.



copertina di prova manhood for amateurs michael chabon


copertina manhood for amateurs michael chabon

La seconda vi sembra già vista e rivista, anche un po' trita? Bene, è proprio quella che è stata pubblicata, anche nella versione italiana. L'altra è stata rifiutata. Misteri del marketing...

Per vedere una carrellata di copertine scartate messe a confronto con quelle pubblicate, clicca qui. Qui invece si trova un breve articolo del New York Times dedicato alle copertine rifiutate.

giovedì 4 agosto 2011

Perchè gli editori pubblicano tanto?

Viene spontaneo chiederselo, visto che nel nostro paese escono circa 60.000 nuovi titoli all'anno, ma allo stesso tempo un italiano su due non apre nemmeno un libro, non parliamo poi di comprarlo.

libri e librerie
Sembra proprio che ci sia qualcosa che non va, in questo meccanismo che sforna così tanti libri sempre più velocemente e, per questo motivo, con scarsa attenzione alla qualità: i tempi di traduzione e redazione sono spesso molto stretti, la permanenza sugli scaffali delle librerie è brevissima, visto che le nuove uscite sono oltre 160 al giorno e vanno a scalzare i libri che hanno già qualche mese di vita.

E c'è anche un risvolto ecologico, in tutto questo: basti pensare agli alberi sacrificati per produrre libri che, finita la stagione senza grandi successi, andranno inesorabilmente al macero.

Che fare, allora? Martina Testa, direttore editoriale di minimum fax e traduttrice, in questo articolo su Traducendo Mondi suggerisce di ridurre la produzione e aumentare la qualità. È di un altro parere Gian Arturo Ferrari (ex direttore editoriale di Mondadori e attuale presidente del Centro per il libro e la lettura), che in un articolo su Repubblica giustifica una produzione così ampia con la legge delle probabilità: pubblicando tanti titoli, aumentano le possibilità che almeno uno di questi diventi un bestseller.

Da leggere entrambi per farsi un'idea.