mercoledì 19 gennaio 2011

Bibliodiversità: in difesa delle librerie indipendenti

Le librerie indipendenti italiane sono sempre più in difficoltà, ce lo confermano i dati del 2010: quelle di catena (500 Mondadori, 150 Giunti e 100 Feltrinelli) non hanno ancora raggiunto il numero delle piccole librerie senza marchio (meno di 2000), ma le hanno ormai superate per fatturato, e la tendenza non accenna a diminuire, anzi.
I negozi indipendenti che hanno dovuto chiudere negli ultimi due anni sono circa 150, e tra questi anche librerie storiche e prestigiose; in molte province italiane non esiste più un posto dove comprare libri.

Nel 2004, in un'intervista a Controradio, il giornalista Tiziano Terzani si era scagliato contro questa tendenza del mercato, in particolare di quello fiorentino:

Sono così pazzo che per protestare contro il degrado di Firenze e della mia ben amata via Tornabuoni, dove una delle più belle librerie di Firenze, la Seeber, è stata sostituita da un negozio che vende mutande firmate, ogni volta che ci passo davanti apro la porta e urlo dentro: “Vergogna!”. E con questo mi pare di aver fatto un gesto di libertà.

Insomma, con la chiusura delle librerie indipendenti rischiamo di perderci non solo la ricchezza di un patrimonio di bibliodiversità ma, in alcuni casi, anche artistico: guardate le foto scattate da Alessandra in una piccola e meravigliosa libreria indipendente di Porto, "Lello e Irmao".
Varrebbe la pena fare "un gesto di libertà"...

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Leggi anche il Manifesto delle librerie indipendenti.

4 commenti:

  1. care alessandra e francesca,

    a proposito di librerie indipendenti, e nella fattispecie a milano, vi segnalo il mio libro "Milano città di libri - Guida alle librerie indipendenti di Milano", uscito nel 2010.

    a presto,

    anna albano
    http://cosedalibri.blogspot.com

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  2. Cara Alba,
    grazie della segnalazione e complimenti per l'idea! Perché non ci racconti com'è?
    A presto,

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  3. Care Ragazze, sono Eleonora e lavoro presso Rinascita, libreria di Ascoli Piceno. Con la mia azienda abbiamo fondato le oasi di Bibliodiversità, una circuito che raccoglie tutte le librerie "differenti" dove offrire servizi e tante idee ai lettori. Il nostro circuito si appoggia sul gestionale per librerie che sviluppa Rinascita informatica, MacBOOK. Grazie ad esso le librerie aderenti possono creare e condividere percorsi di lettura e da quest'anno possono vendere gli e-book ai lettori senza dover passare per siti web e carte di credito.... Bella idea, no? Abbiamo un sito: www.bibliodiversita.it su cui segnaliamo le librerie oasi e tutte le info.

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  4. Ciao Eleonora,

    complimenti per l'iniziativa!
    Saremmo molto curiose di sapere come sta andando, se ti va di raccontarcelo: se c'è interesse da parte dei lettori, chi sono e quante sono le persone che comprano gli e-book (la nostra impressione è che non siano giovanissime, come invece alcuni si aspettavano), quali titoli offrite e quali sono più richiesti...
    A presto!

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